Nuove regole per la pensione dei medici: a casa a 70 anni

Pubblicato il 1 Dicembre 2009 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Nuove regole in arrivo per i medici che vogliono andare in pensione. Due distinti provvedimenti, infatti, sono all’esame di Camera e Senato; anche se con due testi diversi, l’obiettivo comune è alzare l’età pensionabile a 70 anni. Stando alle ultime statistiche, negli ultimi sei anni, i medici con più di 55 anni sono raddoppiati e l’età media degli uomini in corsia si è ulteriormente alzata di tre anni (da 47 a 50). Di fronte a un quadro del genere si era prima mosso il ministro Renato Brunetta che nel giugno 2008 aveva dato il via alla cosiddetta “rottamazione”: per la pensione avrebbero contato i 40 anni di contribuzione, comprensivi di lavoro effettivo, servizio militare e riscatto della laurea.

Una seconda disposizione, a marzo 2009, aveva trasformato il criterio per l’età pensionabile nei 40 anni di attività, abbandonando il calcolo dei contributi. Ma la norma è rimasta in vigore solamente 138 giorni perché ad agosto una nuova riforma delle regole ha rovesciato il sistema: primari salvati dalla risoluzione unilaterale del contratto di lavoro, ritorno del principio dell’anzianità contributiva e possibilità di ricorso ai prepensionamenti solo per tre anni, 2009, 2010 e 2011.

Ora arriva invece il tentativo di fissare per tutti il tetto del compimento dei 70 anni. Mentre gli enti locali temono per le proprie casse (dato che un dottore anziano costa di più di un neoassunto), i sindacati di settore criticano i disegni di legge. Massimo Cozza, segretario nazionale della Cgil medici, ha detto che «bastava eliminare il meccanismo della rottamazione senza arrivare alla soluzione estrema della pensione a 70 anni».