Omicidio Ambrosio/ ”Il caso è risolto”, sono stati i tre romeni. Uno era il giardiniere della villa

Pubblicato il 16 Aprile 2009 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA

Il questore di Napoli Santi Giuffrè ha dichiarato di considerare «risolto il caso» del massacro dei coniugi Ambrosio affermando che «gli elementi a carico dei tre immigrati romeni fermati  sono schiaccianti».

Insulti e urla, davanti alla Questura di Napoli, all’uscita dei tre fermati. Una quarantina di persone ha inveito contro i romeni accusati del duplice delitto perpetrato nella villa di Ambrosio, a Posillipo, quartiere di Napoli, nella notte tra martedì e mercoledì scorso.

A quanto si apprende da fonti della questura di Napoli, uno dei tre presunti killer, Marius Acsiniei, era stato fino a due anni fa il giardiniere della villa alla Gaiola, dove la coppia è stata brutalmente assassinata.

A riconoscerlo è stato il maggiordomo, in servizio a casa del «re del grano» da oltre 30 anni. Secondo la polizia sarebbe stato proprio l’ex giardiniere a vibrare i colpi mortali nei confronti di Franco Ambrosio e Giovanna Sacco.

L’arma del delitto è un girabacchino a «L». I tre romeni avevano bevuto vino e champagne prima di scatenarsi ed erano quindi sotto l’effetto dell’alcol quando ha aggredito i padroni di casa.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti,  sarebbe stato proprio il timore di essere riconosciuto da Ambrosio a scatenare la furia omicida dell’ex giardiniere.

Questi, stamani, ha inserito la propria scheda nel telefonino di Ambrosio per chiamare la madre in Romania: «Mamma ho fatto un guaio, ho ucciso due persone…non sapevo quello che facevo», ha detto.

Da qui l’intercettazione e la cattura. Quando sono stati presi i tre romeni avevano ancora con loro parte della refurtiva: gioielli, carte di credito e i portafogli delle vittime. Si nascondevano in tre appartamenti diversi sul lungomare di Licola.

Nello studio della villa sono stati trovati involucri di cibarie: gli assassini, che già prima di entrare nella casa avevano mangiato e bevuto, hanno continuato a mangiare dopo avere ucciso.

In cucina, accanto al corpo di Ambrosio, è rimasta una confezione di wurstel aperta con i denti; dentro, ancora due salsicce. Appena fuori dalla villa gli autori del massacro hanno defecato.