Omicidio Mirco Sacher, individuato l’uomo del passaggio alle due ragazze

Pubblicato il 12 Aprile 2013 - 20:12 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – E’ stato individuato l’uomo che ha dato un passaggio alle due quindicenni accusate dell’omicidio di Mirco Sacher dal distributore autostradale di Limenella (Padova) fino a Vicenza, dove poi hanno preso un treno fino a Venezia-Mestre. L’uomo verrà sentito nei prossimi giorni per aggiungere nuovi dettagli alla fuga delle ragazze, anche alla ricerca dei riscontri al loro racconto. La ricostruzione delle ore successive al delitto risulta comunque già abbastanza chiara. Gli inquirenti lavorano ora soprattutto per cercare il movente dell’omicidio.

Chi indaga è anche arrivato a identificare la persona che domenica, a Vicenza, ha prestato il cellulare alle ragazze per una breve comunicazione telefonica: ”Ho incontrato le ragazze in stazione a Vicenza. Ho solo prestato il cellulare per fare una telefonata”. Il titolare dell’utenza da cui le due ragazzine avrebbero telefonato domenica a un amico avvisando di essere a Vicenza, ha spiegato di non essere la persona che ha dato loro un passaggio da Limenella. Si tratterebbe di un giovane, poco più che maggiorenne. Il ragazzo verrà sentito probabilmente sabato pomeriggio in Questura a Vicenza, come persona informata sui fatti. Alla stazione di Vicenza le due ragazzine, per loro stessa ammissione, avrebbero anche fumato uno spinello. Non ci sono evidenze, invece, che le due abbiano fumato prima del delitto.

Intanto le due quindicenni non sono più nella struttura protetta per i minori di Trieste. Sono state collocate in una comunità fuori regione, come disposto nell’ordinanza dal gip Laura Raddino. Le ragazze ora hanno bisogno di allontanarsi dal clamore suscitato dalla vicenda e dalle emozioni di questi giorni.

Gli avvocati di una delle due ragazze, i legali Federica Tosel e Luigi Francesco Rossi, hanno già preso contatti con il professor Giuseppe Sartori, professore ordinario di Neuroscienze cognitive e neuropatologia clinica all’Università di Padova. La difesa gli chiederà una consulenza ”per individuare possibili strumenti di codificazione – ha spiegato Rossi all’ANSA – per far riemergere un ricordo indenne da suggestioni”. Sartori è noto per aver redatto una perizia che portò la Corte d’Assise d’Appello di Trieste a ridurre la pena di un omicida perché giudicato ”vulnerabile geneticamente”.