ROMA – Se avete preso una multa e non volete perdere i punti della patente una soluzione c’è: pagare una sanzione aggiuntiva da 286 euro. Se la multa non viene contestata nell’immediato, esiste la possibilità che colui che ha commesso l’infrazione del codice stradale non sia l’effettivo conducente del veicolo. In questo caso infatti la sanzione arriva a casa del proprietario del veicolo, che può scegliere se dichiarare i dati di chi guidava l’auto con relativa perdita dei punti dalla patente, oppure rimanere nell’anonimato e pagare oltre alla multa anche la seconda sanzione.
Il sito La Legge per Tutti scrive che una recente sentenza della Corte Costituzionale numero 12/2017.ammette il pagamento della multa aggiuntiva nel caso in cui il proprietario dell’auto sanzionata non voglia comunicare alle autorità l’effettivo conducente:
“Quando l’automobilista commette un’infrazione al codice della strada e il verbale non gli può essere contestato nell’immediatezza (tante sono le ipotesi: quando, ad esempio, la circolazione avviene su una strada ad alto scorrimento o perché l’infrazione è stata captata da una fotocamera montata sul semaforo o sull’autovelox), la polizia invia la multa a casa del proprietario dell’automobile. Poiché non è detto che sia stato quest’ultimo l’effettivo responsabile della violazione del codice della strada (circostanza che la polizia, non avendolo fermato immediatamente, non è in grado ancora di sapere), il proprietario del mezzo, oltre a dover pagare la contravvenzione, è tenuto, entro 60 giorni, a comunicare il nominativo e i dati della patente dell’effettivo conducente; solo nei confronti di quest’ultimo verranno sottratti i punti. Ma la comunicazione dei dati non viene fornita, il titolare dell’auto subisce una seconda multa, pari a 286 euro, per non aver collaborato con la polizia e non aver indicato gli estremi del conducente”.
Insomma per il proprietario dell’auto le possibilità sono due. Comunicare il conducente effettivo e perdere i punti della patente, oppure ricevere la seconda multa ma mantenere il pieno punteggio:
“Quindi, chi vuole evitare di perdere i punti dalla patente ed è disposto a pagare 286 euro per mantenere intatta la propria licenza di guida, può liberamente farlo. Questo sistema, a detta della Corte Costituzionale, non è né ingiusto, né viola il principio di uguaglianza dei cittadini, benché favorisca chi ha la possibilità economica rispetto a chi, invece, non potendo sostenere una seconda multa, è costretto a comunicare i dati della propria patente. Si salva la patente, ma l’entità della somma è tale da consentirlo solo a chi può permettersi di pagarla. Il che, comunque, rende questo sistema particolarmente utile quando si dispone di pochi punti e non si ha il tempo di recarsi a un’autoscuola per i corsi di recupero dei punti”.