Paura meningite, per pellegrini di Francesco dopo morte Susanna Rufi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2016 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Paura meningite, per pellegrini di Francesco dopo morte Susanna Rufi

Paura meningite, per pellegrini di Francesco dopo morte Susanna Rufi (Foto archivio Ansa9

ROMA – Paura meningite per i pellegrini della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. Una meningite fulminante ha ucciso Susanna Rufi, una ragazza di Roma di appena 18 anni, che è morta in Austria di ritorno dal pellegrinaggio a Cracovia. La Cei ha invitato coloro che hanno dormito nello stesso locale e che potrebbero aver avuto contatti con la ragazza a contattare le autorità sanitarie per essere sottoposti alla profilassi. E così sono molti coloro che nella notte tra 1 e 2 agosto si sono rivolti al pronto soccorso dell’ospedale di Udine temendo un possibile contagio.

Oltre a uno dei tre pullman della comitiva romana su cui viaggiava la ragazza, si è fermato in pronto soccorso a Udine nella notte anche un altro autobus di giovani della provincia di Treviso a bordo del quale un ragazzo aveva accusato un malore. Nessuno di loro era stato in contatto con la vittima e il giovane non aveva i sintomi della meningite, ma per scrupolo il gruppo è stato sottoposto a profilassi. In ospedale si sono presentati però anche singoli cittadini che, sebbene non manifestassero i sintomi della meningite, spaventati hanno raggiunto le strutture sanitarie con i mezzi propri per chiedere informazioni.

Per fronteggiare la situazione, sono stati richiamati in pronto soccorso i medici reperibili e sono intervenuti anche altri due sanitari della direzione medico-ospedaliera. Il sistema del pronto soccorso ha funzionato bene ma l’invito è a non recarsi nelle strutture sanitarie senza sintomi specifici come febbre alta sopra i 38 gradi e mal di testa, interessando, invece, in caso di dubbio, il proprio medico curante. Davide Pasquali sul quotidiano Alto Adige ha scritto che la psicosi ha raggiunto anche la città di Bolzano:

“Gli altoatesini sono arrivati a Bolzano in pullman dopo la mezzanotte e sono stati portati all’Ospedale San Maurizio, dove nel piazzale del padiglione W era stata allestita una tenda esterna.Dei 120 altoatesini totali, in 96 sono stati sottoposti a visita e profilassi, proprio perché a Cracovia erano ospitati nella medesima casa alloggio dove dormiva anche la ragazza deceduta e dove esisteva quindi un concreto pericolo di contagio.

Il 118 è stato allertato alle 23.30 di lunedì dall’Austria: una ragazza è morta a Cracovia per meningite fulminante. La giovane romana risiedeva a Casa Italia, proprio come 96 dei 120 ragazzi partiti dalla diocesi altoatesina. “I giovani sono in viaggio, appena arrivano bisogna visitarli e trattarli”.

Il 118 ha così subito allertato Croce bianca, Croce rossa e vigili del fuoco del corpo permanente, che si sono occupati di predisporre la tenda da campo per le visite e la profilassi. Sotto la tenda è finito per le cure del caso anche lo stesso vescovo di Bolzano e Bressanone, Ivo Muser. A tutti è stata misurata la febbre e poi è stata somministrata la profilassi antimeningococcica, attraverso specifici antibiotici. Al momento attuale pare che – per fortuna – nessuno degli altoatesini abbia presentato sintomi riconducibili alla meningite. I 96 giovani infatti, tra i 14 e i 40 anni, verso le 3 del mattino sono stati rispediti a casa, per il sollievo dei genitori e delle famiglie.  La medesima procedura è stata seguita anche in altre città italiane”.