Festini ed escort: la ‘pentita’ Perla Genovesi tenta il suicidio in Aula

Pubblicato il 6 Ottobre 2011 - 18:13 OLTRE 6 MESI FA
perla genovesi

Perla Genovesi

PALERMO – Perla Genovesi tenta il suicidio nell’Aula del tribunale. Smentita da un testimone che ha negato il suo ruolo di infiltrata della polizia in una banda di narcotrafficanti, la ”pentita” Perla Genovesi, la donna che fece ai pm di Palermo il nome di una escort, Nadia Macrì, che avrebbe partecipato a festini hard col presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha minacciato di suicidarsi in tribunale.

Perla Genovesi, sotto processo in abbreviato insieme ad altre cinque persone imputate a vario titolo di traffico e spaccio di droga, ha sempre sostenuto di essere stata infiltrata tra i narcos per conto degli inquirenti. Quando un poliziotto, chiamato a deporre, l’ha contraddetta, sostenendo che l’imputata avrebbe in un’occasione rivelato particolari su un piccolo spaccio negando, però, che fosse una loro infiltrata, Genovesi l’ha prima insultato, poi è scappata fuori dall’Aula e ha minacciato di scavalcare la balaustra del secondo piano del palazzo di giustizia.

A fermarla sono stati i legali che hanno cercato di rasserenarla. Il processo, che si svolge in abbreviato davanti al gup Fernando Sestito, ruota attorno a un’organizzazione criminale di trafficanti e spacciatori capeggiata da un ex impiegato comunale, Paolo Messina, con parentele ‘eccellenti’ – un cugino e’ accusato di essere favoreggiatore del boss latitante Messina Denaro – e con grossissime disponibilita’ di droga a poco prezzo. Genovesi e Messina si sarebbero conosciuti in una discoteca dell’Emilia Romagna. La tranche dell’inchiesta relativa ai presunti festini hard e’ stata invece trasmessa alla Procura di Milano che ha indagato sul caso Ruby.