“La Boccassini con un giornalista “: perquisita la redazione del Giornale e la casa della cronista che narrò la storia

Pubblicato il 1 Febbraio 2011 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Perquisite la redazione romana del Giornale e la casa della giornalista Anna Maria Greco. A disporle, secondo quanto scritto sul sito del quotidiano, ”è stato il pubblico ministero Silvia Sereni e a quanto risulta il provvedimento è stato disposto per la presunta violazione dell’articolo 323 del codice penale, quello relativo all’abuso d’ufficio”.

Anna Maria Greco è l’autrice dell’articolo pubblicato da Il Giornale il 27 gennaio scorso “La doppia morale della Boccassini”, in cui si ricordava come nel 1982 il magistrato venne sorpresa in “atteggiamenti amorosi” con un giornalista di Lotta Continua.

”I carabinieri hanno fatto irruzione a casa della giornalista intorno alle nove – riferisce la direzione de il Giornale – e hanno sequestrato il computer di Anna Maria Greco e persino quello del figlio della cronista. Nel provvedimento di notifica si legge che altre perquisizioni saranno effettuate all’interno della redazione romana del quotidiano”.

”Davanti al Csm – riferiva l’articolo della Greco – la Boccassini si difese come paladina della privacy. E fu assolta”. ”Ora fruga nelle feste di Arcore – si sottolineava – ma allora parlò di ‘tutela della sfera personale”’.

La stessa giornalista il 30 gennaio ha scritto un altro articolo in cui si dava conto dei risarcimenti ai cittadini vittime di ingiusta detenzione o di errori giudiziari negli ultimi 10 anni e si sottolineava come nello stesso periodo le sanzioni per le toghe sono state solo una decina: ”Il Csm – scriveva la giornalista – fa da scudo alla Casta”.

Il concetto di “casta” è stato ripreso anche dal direttore Alessandro Sallusti: ”Per l’ennesima volta la casta dei magistrati mostra il suo volto violento e illiberale”.