Pietro Esposito, Bartolomeo Gagliano, detenuti in fuga dopo permesso premio

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Dicembre 2013 - 19:46 OLTRE 6 MESI FA

carcereROMA – Bartolomeo Gagliano, mercoledì. Pietro Esposito giovedì. Detenuti in fuga, entrambi dopo un permesso premio. Escono dal carcere, su autorizzazione del giudice, e spariscono, fuggono. Due casi in 24 ore.  L’ultima storia arriva dal carcere di Pescara: Pietro Esposito, 47 anni, non è rientrato dal permesso premio. Il permesso di 8 ore risale al 14 dicembre, quindi sono 5 giorni che ha fatto perdere le tracce. Solo 24 ore prima Bartolomeo Gagliano scappa dopo essersi fatto accompagnare a Genova da un fornaio che aveva minacciato. E’ in giro con una Panda verde, nessuna segnalazione attendibile ancora.

Esposito aveva già scontato 6 anni per concorso nell’omicidio di Gelsomina Verde, una ragazza napoletana uccisa nel novembre 2004 a soli 22 anni in una guerra tra clan a Scampia. Gli uomini del clan Di Lauro cercavano in realtà un suo ex fidanzato, con il quale la ragazza aveva avuto una relazione tempo prima. Volendo trovarlo, avevano pensato di “interrogare” la giovane. Gelsomina era stata attirata da Pietro Esposito,suo conoscente appena uscito di galera per un’altra condanna, infine torturata e uccisa a colpi di pistola alla nuca. Per questo omicidio Cosimo Di Lauro venne condannato all’ergastolo come mandante, Esposito a 6 anni per concorso. In seguito divenne collaboratore di giustizia. Attualmente era in carcere per evasione.

Ed è evaso, ancora una volta, anche se sarebbe stato liberato a giugno 2014. Come Gagliano, che pure doveva aspettare solo un anno, il 2015, prima di tornare definitivamente libero. Dopo 3 omicidi e un tentato omicidio, una carriera criminale iniziata nel 1981, Gagliano era in carcere a Genova per rapina. A Bartolomeo e a Pietro non mancava molto per chiudere i propri conti con la giustizia. Sono fuggiti prima, innescando una gigantesca caccia all’uomo a livello nazionale.