VENEZIA – “Gli errori dell’architetto Santiago Calatrava sono costi mezzo milione di euro”. I periti del Politecnico di Torino, Renato Lancellotta e Giuseppe Mancini, bocciano così la costruzione del Ponte della Costituzione realizzato dall’architetto spagnolo Calatrava a Venezia. Secondo la loro perizia il Comune di Venezia ha dovuto spendere 463.912 euro per sopperire alle “carenze del progetto esecutivo redatto dall’architetto”, scrive il Corriere della Sera.
Nella quinta perizia richiesta in due anni dal pm Francesco Spaccasassi, i periti di Torino hanno bocciato l’architetto spagnolo su tre spese aggiuntive che il comune di Venezia si è ritrovato a pagare, scrive il Corriere:
“Si tratta dei 70 mila euro che il Comune ha dovuto pagare per lo sviluppo dei disegni costruttivi; dei 210 mila per l’aumento di spessore delle mensole delle sezioni del ponte e dei 183 mila per ingrandire il diametro del tubo dell’arco inferiore con l’inserimento di altri elementi. Modifiche necessarie perché, secondo i tecnici, il disegno di partenza era lacunoso.
Il Comune di Venezia si era rivolto al tribunale chiedendo di capire le responsabilità di Calatrava, per potersi a sua volta difendere dalla ditta costruttrice Cignoni, che chiede 10 milioni di euro di danni. Intanto non è ancora stata costruita l’ovovia per i disabili che doveva essere pronta a febbraio”.