Prete (Santuario di Pompei) a Salvini: “Castrati il cervello”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2017 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 2 FEB – Solo ieri è stata diffusa la notizia di un giovane nigeriano di 25 anni che, ospite di un centro di accoglienza per immigrati di Napoli, ha sequestrato e molestato un’operatrice 62enne. E su Facebook subito Matteo Salvini aveva tuonato:

“Un bravo migrante africano di 25 anni, ospite (a spese nostre) di un centro di accoglienza per presunti profughi vicino a Napoli, ha sequestrato e violentato una operatrice della struttura che lo accoglie. È stato arrestato, ma non basta. Castrazione chimica e poi espulsione: questa deve essere la cura”.

Oggi arriva la risposta di Don Ivan Licinio, vicerettore del Santuario di Pompei (Napoli), che su Facebook, parlando del leader della Lega Nord, ha scritto: “Salvini, castrati il cervello”, sottolineando di aver fatto ricorso a un “sillogismo”.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il giovane africano si è introdotto nell’ufficio della donna, una 62enne, con la scusa di chiedere assistenza per alcuni documenti. Una volta dentro l’ufficio avrebbe bloccato la porta e si sarebbe masturbato, molestandola. Dopo una mezz’ora, un’altra operatrice ha bussato alla porta e il 25enne ha permesso alla donna di apire la porta per non destare sospetti. La vittima, però, sarebbe riuscita a passare un biglietto alla collega, chiedendole di avvisare il 112. All’arrivo dei militari il ragazzo, che è in Italia dallo scorso settembre, è stato arrestato e portato al carcere di Poggioreale con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale, anche se – a quanto pare – non c’è stata la consumazione di un rapporto fisico.