Colpo nella villa di Cesare Paciotti: lo stilista legato e derubato da 4 banditi armati

MACERATA – Rapina in casa giovedì sera per lo stilista Cesare Paciotti. Paciotti, che al momento della rapina era in casa insieme alla moglie e la bambina di tre mesi, ha subito la frattura di due costole, probabilmente frutto della ginocchiata che uno dei quattro banditi armati del commando gli ha sferrato alla schiena per immobilizzarlo e fargli scendere le scale.

La rapina allo stilista è la terza in pochi mesi subita dalla piccola comunità di imprenditori e professionisti del Maceratese che risiede in contrada Cavallino a Civitanova Marche, un quartiere punteggiato di ville con grandi parchi e dependance. I rapinatori, che parlavano italiano con accento campano e avevano il volto coperto da passamontagna, avrebbero praticato un foro nella recinzione esterna del parco, e da lì fatto irruzione all’interno. Nella villa ci sono due cani da guardia, ed è proprio quando la colf è uscita in giardino per dar loro da mangiare che la banda è entrata in azione, facendosi scudo della donna per entrare in casa.

Al piano terra c’erano la moglie dello stilista con la bambina. Uno dei malviventi, pistola in pugno, ha rinchiuso la piccola e le due donne nella sala da pranzo, restando a sorvegliarle. Gli altri tre, anche loro armati di revolver, sono saliti al piano superiore, dove ci sono le camere da letto: lì hanno bloccato Paciotti, legandogli i polsi dietro alla schiena e intimandogli di scendere al piano terra, per poi rinchiuderlo con il resto della famiglia. Il terzetto ha scandagliato tutta la casa alla ricerca della cassaforte, che è stata forzata a svuotata di tutto: gioielli di valore, orologi, 5 mila euro in contanti.

Il blitz è durato pochi minuti, poi la banda è scappata a bordo dell’Audi dell’imprenditore, abbandonata a poche centinaia di metri di distanza. L’auto presenta un’ammaccatura su una fiancata, probabilmente per l’urto con una rete metallica. I carabinieri sono accorsi subito, mentre solo stamani Paciotti si e’ fatto visitare al pronto soccorso, dove i sanitari gli hanno diagnosticato le fratture e prescritto alcuni giorni di riposo.

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