Reggio Emilia lascia l’equometro: nel mirino pay-tv e palestre

Pubblicato il 21 Dicembre 2011 - 18:18 OLTRE 6 MESI FA

REGGIO EMILIA – La Provincia di Reggio Emilia sperimentera' l'equometro, un sistema di misurazione dei redditi ideato dal vice presidente dell'amministrazione provinciale Pierluigi Saccardi. Un sistema che tiene conto anche degli abbonamenti alla pay tv o alle palestre, le spese per lo stadio e persino le carte scommesse per ricostruire il tenore di vita reale delle famiglie e dei singoli.

L'equometro sara' sperimentato in occasione dell'apertura, in gennaio, di uno Sportello polifunzionale di consulenza al cittadino in materia amministrativa, finanziaria, fiscale e legale.

''Utilizzando le banche-dati gia' oggi accessibili dalla Pubblica amministrazione, o cercando di facilitare i controlli per quanto non disponibile secondo la normativa'', spiega Saccardi, ''sono stati individuati nuovi strumenti e nuovi parametri di misurazione del reddito, del patrimonio, dei consumi e del nucleo familiare.

L'equometro terra' in considerazione anche quelli che sfuggono alle dichiarazioni, e di conseguenza all'Isee, come quelli provenienti da immobili dati in affitto, quelli tassati ad imposte sostitutive, nonche' le entrate legate a situazioni previdenziali particolari o a procedure di separazione coniugale.

Calcolera' anche quelle spese non detraibili dalle dichiarazioni dei redditi, che pure denunciano uno stato di difficolta' reale della famiglia: spese per trasporti e per strutture per invalidi civili, ricoveri definitivi in strutture protette per anziani non autosufficienti, oneri per il pagamento delle badanti nei casi di necessita' anche per persone fuori dal nucleo familiare, particolari alimenti per bambini con patologie sanitarie, canoni di affitto''.