Rimini, maestra al bimbo straniero: “Tornatene al tuo Paese”. Condanna a 2 mesi

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Giugno 2014 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA
Rimini, maestra al bimbo straniero: "Tornatene al tuo Paese". Condanna a 2 mesi

Rimini, maestra al bimbo straniero: “Tornatene al tuo Paese”. Condanna a 2 mesi

RIMINI – Al bimbo straniero che non aveva saputo rispondere a una domanda urlò “tornatene al tuo Paese“. A una compagnuccia distratta invece la frase più gentile era stata: “Ma sei tonta? Rientra nella pancia di tua mamma”. Più fortunata dell’altra bimba alla quale la maestra infuriata tirò i capelli e la sbattè contro il banco. Per questo una maestra di Saludecio, in provincia di Rimini, è finita a processo ed è stata condannata a due mesi per abuso dei mezzi di correzione.

Gli episodi, risalenti all’anno scolastico 2010, non furono confermati dai piccoli alunni, tutti di sette anni e perciò ascoltati in audizione protetta durante l’incidente probatorio. Solo una bimba, che era finita in pronto soccorso dopo la tirata di capelli, aveva ricostruito parzialmente l’accaduto, ma tra tanti “non lo so”, “forse”, “non ricordo”.

Per gli avvocati della maestra, Mauro Crociati e Massimiliano Cornacchia, tutto era nato proprio a causa della vivacità di questa bambina. La maestra l’aveva punita con una nota sul registro negandole il permesso di festeggiare in classe il compleanno. Secondo la difesa ciò era bastato alla mamma per lamentarsi con la direzione scolastica, andare dai carabinieri a sporgere denuncia e poi al pronto soccorso a far visitare la figlia.

La donna, 42 anni originaria di Mondaino, secondo l’accusa “maltrattava i propri alunni con condotte di coartazione fisica e morale tali da rendere dolorose e mortificanti le relazioni tra insegnante e minori”.

Accuse genuine secondo il pubblico ministero che a distanza di quattro anni ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per la maestra. La mamma della bimba strattonata si è costituita parte civile. I giudici invece hanno deciso di derubricare il reato da maltrattamenti su minori in abuso nei mezzi di correzione, condannando la maestra, che all’epoca dei fatti fu sospesa per tre mesi e oggi insegna in un’altra scuola, a due mesi con sospensione della pena.