Rimini: zio uccide la nipote con una balestra, poi si toglie la vita con la stessa arma

Pubblicato il 17 Settembre 2010 - 22:21 OLTRE 6 MESI FA

Per un dissidio in famiglia di cui non si conosco ancora le cause, una donna di 40 anni Monica Anelli, avvocato, è stata uccisa a Rimini dallo zio con una feccia sparata da una balestra. Lo zio a sua volta si è poi ucciso sparandosi in pieno petto con la stessa arma, dopo aver tentato di far saltare in aria il palazzo dove è avvenuto l’omicidio, per eliminare ogni tipo di traccia.

Monica Anelli, è stata trovata uccisa davanti nell’ingresso della sua abitazione a Rimini, dal marito che rientrava. Secondo una prima ricostruzione Monica Anelli sarebbe rientrata dal lavoro poco prima delle 13 di venerdì, incontrando nell’androne di casa l’aggressore, con il quale avrebbe discusso prima di essere raggiunta al collo dalla freccia di una balestra.

La squadra mobile che indaga sul delitto, aveva sin dall’inizio ipotizzato motivi familiari alla base dell’omicidio e aveva iniziato le ricerche dello zio della vittima, Stefano Anelli, che aveva anche cercato di far saltare il palazzo per cancellare le tracce, il cui corpo è stato poi trovato in serata. Il suo cadavere era sulle colline riminesi, nell’auto con la quale l’uomo si era allontanato dalla città. Anelli si è tolto la vita conficcandosi nel torace una freccia scoccata dalla stessa balestra con cui aveva ucciso la nipote.

Monica Anelli abitava in quella casa insieme al marito, un carrozziere della zona. Nella stessa palazzina, di proprietà della famiglia, solo un altro appartamento sfitto ed uno dove viveva lo zio paterno insieme alla compagna moldava. La vittima e lo zio, secondo quanto emerso, sarebbero stati in buoni rapporti, anche se gli inquirenti stanno cercando di capire, attraverso i parenti, se erano essere emersi screzi di varia natura fra i due.

I genitori di Monica, invece, si trovavano in Val d’Aosta per un breve periodo di vacanza. Erano partiti nei giorni scorsi propri insieme a lei (seconda di tre figlie) ed al compagno. Loro, poi, erano tornati qualche giorno fa per riprendere il lavoro, lasciando i genitori a godersi la montagna. Monica, avvocato civilista, li assisteva in una causa per l’eredità della nonna che aveva creato qualche tensione in famiglia.