Roberto Di Santo: chi è il “bombarolo” del Tribunale di Chieti

Pubblicato il 11 Gennaio 2013 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Di Santo

PESCARA – ”Lucido e razionale nella sua follia”: è Roberto Di Santo secondo gli investigatori. L’uomo, 58 anni, di Roccamontepiano (Chieti), è ricercato in tutta Italia per aver prima fatto esplodere un ordigno in una villetta di Cepagatti (Pescara), poi un‘automobile incendiaria nell’atrio del Tribunale di Chieti.

Di Santo, disoccupato, con una moglie e un figlio lasciati da tempo, non frequentava quasi nessuno, salvo il padre ottantenne e pochi amici.

Si arrangiava facendo dei lavoretti come idraulico, elettricista, impiantista e muratore. Per questi lavori, ha denunciato nel videomessaggio in cui mostrava la bomba per la villetta di Cepagatti, spesso non veniva pagato, oppure veniva pagato in ritardo.

Proprio nel giardino di quella villetta lui si era trasferito con il proprio camper. Doveva svolgere dei lavori di ristrutturazione nell’appartamento della sorella.