Rosarno: verso il ritorno alla normalità

Rosarno comincia a riprendere la sua vita normale dopo la paura e le tensioni degli ultimi due giorni legate alla rivolta degli immigrati e alla successiva reazione degli abitanti per chiederne l’allontanamento.

I negozi sono tutti aperti e in paese si registra una situazione di normalità. Non ci sono presidi di cittadini e non si avverte alcuna tensione, ma il mercato settimanale è stato sospeso, per decisione spontanea dagli stessi commercianti nel timore di ulteriori incidenti. Al mercato infatti partecipano anche extracomunitari e questo avrebbe potuto provocare qualche problema.

Nel clima di grande fiducia che regna in Calabria tra le istituzioni pubbliche e i cittadini, è stata tolta nella notte l’occupazione che una decina di abitanti di Rosarno stavano attuando nel comune, il cui consiglio eletto da quei cittadini è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, per chiedere l’allontanamento degli immigrati che vivono nel paese.

La decisione è stata presa dopo che nella notte è stato sgombrato il centro di Rognetta ed avviata così concretamente l’operazione che dovrà portare entro 48 ore all’allontanamento di tutti gli immigrati da Rosarno.  Intanto, gli extracomunitari provenienti dal centro di Rognetta, che avevano lasciato la città in pullman tra gli applausi degli abiutanti calabresi, hanno trascorso la notte nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto, alle porte di Crotone. Al loro arrivo, gli è stato dato qualcosa da mangiare e bere, poi sono stati sistemati a dormire e hanno passato una notte tranquilla. La maggior parte di  loro avevano chiesto essi stessi di essere portati via da Rosarno.

A Rosarno, gli abitanti che stavano attuando l’occupazione hanno riferito che continueranno a tenere la situazione sotto controllo per assicurarsi che tutto proceda così come è stato concordato, mentre il blocco stradale istituito dai cittadini di Rosarno lungo la strada che conduce al centro di ricovero per gli immigrati e l’ex Opera Sila sarà mantenuto fino a quando non sarà attuato lo sgombero della struttura:  “Abbiamo apprezzato ciò che è stato fatto venerdì con lo sgombero dell’ex fabbrica Rognetta, ma va risolto anche il problema della struttura dell’ex Opera Sila perché rappresenta una situazione di potenziale pericolo. Quindi, fino a quando non sarà sgombrata la struttura, noi da qui non ce ne andremo”.

Intanto, polizia e carabinieri si stanno organizzando per trasferire gli immigrati anche dal secondo centro in cui sono ospitati, a Rosarno. Nel centro, che si trova in una fabbrica dismessa che era gestita dall’ex Opera Sila, ci sono circa 500 immigrati e la maggior parte di loro sono regolari. Un gruppo di extracomunitari ha chiesto di andarsene autonomamente raggiungendo la stazione ferroviaria, e alcuni lo hanno fatto singolarmente accompagnati dalle forze dell’ordine.

Polizia e carabinieri stanno comunque valutando le singole richieste per evitare iniziative spontanee e singole da parte degli immigrati che possono creare problemi di ordine pubblico legati a possibili reazioni da parte degli abitanti di Rosarno e al tempo stesso eseguire entro 48 ore, così come è stato concordato, il trasferimento degli immigrati nelle condizioni che garantiscano la massima sicurezza.

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