Rugbysta morto a Genova: il pm apre fascicolo contro il calabrone ignoto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Agosto 2013 - 16:17 OLTRE 6 MESI FA
Alessandro Donati

Alessandro Donati

GENOVA – Un’inchiesta aperta a Genova contro ignoti per la morte di Andrea Donati, l’ex giocatore di rugby morto due giorni fa per la puntura di un calabrone. Ad aprire il fascicolo è stato il pm Federico Manotti  che ipotizza il reato di omicidio colposo e farà effettuare l’autopsia di Donati.

Il pm non è convinto e quindi il medico legale avrà il compito di verificare se sul corpo dell’uomo ci siano segni di una puntura e se nel sangue ci sono tracce di un eventuale siero rilasciato da un insetto. Il pm intende sapere se i protocolli seguiti dai medici e dai paramedici sono stati messi in pratica adeguatamente.

Il medico del 118 che lunedì scorso è intervenuto sul posto ha riferito in Procura di non aver notato segni evidenti che potrebbero essere riconducibili a una puntura di insetto, così come anticipato stamani dal Corriere Mercantile.

Il medico ha quindi detto di avergli praticato una iniezione di adrenalina seguendo il protocollo previsto per lo shock anafilattico in base ai sintomi presentati da Donati e a qualche testimone che avrebbe parlato della puntura di un calabrone.

Il pm aveva fatto sequestrare dalla polizia giudiziaria le registrazioni delle telefonate al 118 fatte per chiedere i soccorsi. Oltre al medico del 118 sono stati sentiti uno dei militi dell’autoambulanza intervenuti, l’amico rugbista e la donna che ha fatto la prima telefonata di natura non allarmistica dove parla di un uomo che ha avuto un malore.    Intanto alcuni esperti svizzeri che stanno effettuando uno studio sul veleno degli imenotteri hanno posto un quesito alla sezione bioetica dell’istituto di medicina legale per sapere se, sempre che l’uomo sia stato punto da un insetto, che tipo di nocività può avere il veleno inoculato.