ROMA – I giudici della Corte di Cassazione saranno chiamati il 10 febbraio 2015 a pronunciarsi sulla sentenza di condanna di Salvatore Parolisi a 30 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea. E’ stata fissata, infatti, a questa data l’udienza del processo di terzo e ultimo grado per l’ex caporalmaggiore dell’Esercito condannato per l’uxoricidio commesso a Ripe di Civitella del Tronto (Teramo) il 18 aprile 2011. In primo grado, nel processo con rito abbreviato condizionato, Parolisi venne condannato dal gup di Teramo, Marina Tommolini, all’ergastolo, pena poi ridotta in Appello.
Il pool difensivo di Parolisi sta preparando “una nuova memoria a discolpa” del loro assistito che potrebbe contenere particolari inediti. Lo fa sapere Walter Biscotti, uno degli avvocati dell’ex militare. “Confermo che il 10 febbraio prossimo si terrà l’udienza in Cassazione – spiega il legale – voglio sottolineare che insieme agli avvocati Gentile, Madia e Benguardato, stiamo lavorando ad una nuova memoria difensiva che non escludiamo di poter presentare entro il termine”.
Biscotti, nel merito, non ha voluto anticipare alcun elemento ma è chiaro che saranno svelati nuovi elementi a discolpa. “Siamo tutti combattivi e fiduciosi di poter dimostrare l’estraneità del nostro assistito”, chiarisce ancora il legale che sulla condizione di Parolisi si limita a dire che “sta aspettando il processo”. I legali andranno a far visita a Parolisi rinchiuso nel carcere di Castrogno a Teramo, nel mese di agosto.