San Donnino (Modena), cadavere carbonizzato è di donna. Si indaga per omicidio

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Settembre 2018 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA
San Donnino (Modena), cadavere carbonizzato è di donna. Si indaga per omicidio

San Donnino (Modena), cadavere carbonizzato è di donna. Si indaga per omicidio

MODENA – Si prospettano scenari raccapriccianti dietro al ritrovamento di un cadavere carbonizzato a San Donnino (Modena). Il corpo, presumibilmente di donna, è stato rinvenuto lunedì alle porte della città, in una zona nota per giri di prostituzione. Il fascicolo aperto dalla Procura è per omicidio pluriaggravato dalle sevizie e dai futili motivi, oltre che per distruzione di cadavere. I reati ipotizzati al momento sono tutti da approfondire, legati alle condizioni di ritrovamento del corpo. La vittima non è ancora stata identificata.

Il quadro delineato ancora prima dell’autopsia e la richiesta dell’apporto dei Ris di Parma sono elementi che fanno pensare ad un caso e ad un’inchiesta di non facile soluzione. Il cadavere era stato segnalato da un ciclista di passaggio, in zona San Donnino, alle porte della città, tra le sterpaglie. L’esame medico legale sarà eseguito giovedì al policlinico di Modena. Pare che sul corpo, completamente bruciato, siano stati rinvenuti altri segni di quello che la donna potrebbe aver subito. Il riserbo di pm e carabinieri su questo aspetto è totale e in ogni caso saranno proprio gli accertamenti autoptici a fornire dettagli.

I militari intanto stanno scandagliando le più recenti segnalazioni e denunce di persone scomparse. Si ritiene, come ha spiegato direttamente il procuratore capo Lucia Musti che la morte risalga all’inizio del mese, poi il corpo è stato dato alle fiamme e lasciato lì, in una zona all’aria aperta e nascosto ai più, una decina di giorni fa. Testimoni hanno riferito che proprio nell’ultima settimana si percepiva distintamente l’odore, senza che nessuno riuscisse ad individuarne l’origine.

Il luogo del ritrovamento coinciderebbe con la scena del crimine, su questo i dubbi sono ormai pochi. Così come il contesto che circonda lo spiazzo, a San Donnino, distante pochi metri dal fiume Panaro: definito parcheggio da chi lavora e vive in zona proprio per via delle numerose auto che lo popolano la sera. E’ un punto di incontro per scambisti e, anche, prostituzione, sia maschile che femminile. Questo non vuol necessariamente dire che la vittima fosse una prostituta, ma proprio sul contesto gli inquirenti si stanno concentrando per tirare le fila del giallo.