San Raffaele: è morto Don Verzè

Pubblicato il 31 Dicembre 2011 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA

Don Luigi Verzè e Silvio Berlusconi (Foto LaPresse)

ROMA – E’ morto il fondatore e patron del San Raffaele di Milano al centro delle inchieste, Don Luigi Verzè. Lo riporta un flash di ‘Repubblica’. Il fondatore del San Raffaele aveva 91 anni.  ”Don Luigi Maria Verze, fondatore del San Raffaele, e’ deceduto questa mattina, 31 dicembre, alle ore 7,30 circa presso l’Unita Coronarica dell’Ospedale. Don Luigi era stato ricoverato durante la notte alle ore 2.30 per l’aggravarsi della sua situazione cardiaca”. Lo precisa una nota del S.Raffaele.

I funerali di Don Luigi Verze’ si svolgeranno nel pomeriggio di lunedi’ prossimo 2 gennaio a Illasi in provincia di Verona. Saranno officiati dal vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti.

Nella mattina il corpo sara’ portato in ospedale per un ultimo saluto nel suo San Raffaele. Don Verze’ sara’ sepolto in un primo momento nel cimitero di Illasi. Nelle sue volonta’ ha pero’ espresso il desiderio di essere tumulato nella cappella della Madonna della Vita del San Raffaele dove aveva fatto allestire un apposito spazio dietro all’altare.

Proprio oggi, giorno della morte di Don Verze’, e’ atteso uno degli appuntamenti cruciali della crisi finanziaria del S.Raffaele. Scade infatti, a mezzogiorno, il termine per presentare un’offerta migliorativa di acquisto, per l’istituto sanitario, di almeno 50 milioni di euro rispetto ai 250 milioni messi sul piatto dal cordata Ior-Malacalza. Le buste saranno aperte alle ore 12 presso uno studio notarile milanese.

Le buste con le offerte per l’acquisizione della Fondazione San Raffaele e i suoi asset saranno aperte dopo la scadenza del termine, alle 12 e l’esito sara’ comunicato al Tribunale e alla Fondazione. Sara’ quest’ultima ad avvertire i concorrenti dell’entita’ delle varie offerte.    Al momento dovrebbero presentare l’offerta migliorativa il polo San Donato di Giuseppe Rotelli e il gruppo Humanitas della famiglia Rocca, che hanno chiesto di accedere alla documentazione. Nulla vieta che alla gara partecipino altri soggetti ma risulta difficile visto che non hanno avuto accesso alla data room. Ma la partita non si chiude oggi: vi e’ un  altro termine, il 5 gennaio prossimo entro il quale e’ possibile presentare rilanci o anche nuove offerte. Da quel momento la palla passa al gruppo che attualmente detiene la Fondazione, Ior-Malacalza che dal 5 al 10 gennaio avra’ tempo per decidere se pareggiare l’offerta piu’ alta ed esercitare cosi’ il diritto di prelazione che gli spetta.

Il 20 dicembre scorso il vicepresidente del San Raffaele, Giuseppe Profiti aveva chiarito le intenzioni sulle possibili prossime mosse della ‘cordata’ Ior-Malacalza: se si facessero avanti nuovi offerenti con le carte in regola, capaci di dare garanzie e futuro al San Raffaele, il Vaticano, che del salvataggio del polo ospedaliero e’ stato protagonista, e’ pronto a uscire dalla partita.

Dieci giorni fa Don Verzè si era autosospeso dal cda della Fondazione “per non interferire nell’opera di salvataggio” dell’ospedale, finito in bancarotta e al centro di uno scandalo finanziario.

Don Luigi Verze’ era nato il 14 marzo 1920 in provincia di Verona, ed e’ stato sacerdote della diocesi di Verona. Don Verze’ e’ stato il fondatore dell’ ospedale San Raffaele di Milano e presidente onorario della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, oltre che fondatore e rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

Portavoce: “Stress può avere inciso”. ”Nelle ultime settimane l’acuirsi della tensione sulla sua persona puo’ aver acuito un certo tipo di tensione, e lo stress come si sa influisce sulla salute”. A dirlo Paolo Klun, portavoce del San Raffaele. Klun racconta di aver visto don Verze’ qualche giorno fa e di ”averlo visto come era sempre, stanco ma in forma, con il suo modo di fare battute”.

La morte di Don Verze’, ha detto Klun, e’ giunta per un infarto questa mattina alle 7.30. Si e’ sentito male ieri sera e all’una e’ arrivato al pronto soccorso del San Raffaele, dove poi alle 2.30 e’ stato trasferito nell’unita’ coronarica. Qui tra l’altro era stato ricoverato gia’ l’anno scorso, sempre in questo periodo, a causa della sua situazione cardiaca compromessa.     ”Ieri aveva lamentato – ha spiegato – dei dolori di schiena e un principio di sciatalgia. La situazione e’ poi peggiorata in serata fino a quando non e’ stato ricoverato in ospedale qui all’una”.