Sarah Scazzi, i sospetti di mamma Concetta su Sabrina: la procura cerca riscontri

Pubblicato il 29 Ottobre 2010 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Concetta Serrano Spagnolo

Gli inquirenti cercano riscontri ai sospetti manifestati nei confronti di Sabrina Misseri da Concetta Serrano Spagnolo, la mamma di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo.

Il 28 ottobre Concetta è stata ascoltata per circa 4 ore dai magistrati che si occupano dell’inchiesta e ha parlato dei rapporti tra sua figlia e Sabrina, e più in generale con la famiglia Misseri, il cui capofamiglia, Michele, si è autoaccusato dell’omicidio facendo ritrovare il cadavere e chiamando poi in correità la figlia Sabrina.

Concetta Serrano avrebbe detto ai magistrati di non credere al movente delle molestie sessuali. La madre di Sara ha poi spiegato per quale motivo secondo lei è più credibile la versione in cui Michele Misseri accusa Sabrina.

Gli investigatori attendono di conoscere i risultati degli esami del Ris sul telefonino di Sara, sull’auto Seat Marbella che fu utilizzata per trasportare in contrada Mosca il corpo senza vita della ragazzina e su pezzi di corda sequestrata nel garage di casa Misseri per capire se possono essere residui della corda utilizzata per strangolare la ragazzina.

Nelle prossime ore potrebbe anche essere fissato – ma per ora non se ne ha conferma – l’incidente probatorio per raccogliere le ultime dichiarazioni dell’agricoltore che, secondo il suo avvocato, avrebbe manifestato l’intenzione di ritrattare almeno la parte relativa al vilipendio del cadavere.

Intanto, i legali dei due indagati (Daniele Galoppa per Michele Misseri e gli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri per Sabrina) attendono di conoscere le decisioni del Consiglio dell’Ordine degli avvocati dopo essere stati sentiti nell’ambito di una procedura preliminare che potrebbe anche sfociare in un procedimento disciplinare per violazione dell’articolo12 del codice forense, che riguarda la dignità e il decoro della condotta professionale dell’avvocato.

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