Scandalo falsi invalidi a Cortina d’Ampezzo

Pubblicato il 3 Gennaio 2010 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA

Cortina d’Ampezzo ha un problema che non riesce a risolvere: i parcheggi per falsi invalidi. Due turisti romani sono recentemente finiti sotto inchiesta con l’accusa di falso dopo essere stati sorpresi nel centralissimo Corso Italia con esposto sul cruscotto dell’auto un permesso per invalidi smaccatamente falso, fatto artigianalmente fotocopiando quello vero. Uno era stato intestato a una persona risultata deceduta da tempo e l’altro a una inventata di sana pianta.

Senza contare poi tutte le contravvenzioni elevate annualmente dalla polizia locale per l’uso improprio del permesso che i Comuni rilasciano in favore delle persone portatrici di handicap.  Nel girone degli approfittatori, qualche tempo fa, era finito anche un noto giornalista della tivù nazionale, sorpreso dagli agenti con un pass taroccato. Anche per lui si era aperta la strada giudiziaria davanti al tribunale di Belluno. Ma sono altri due i fascicoli aperti recentemente dalla Procura di Belluno, avviati dopo la segnalazione fatta dalla polizia locale di Cortina.

«È un fenomeno che non accenna a calare – spiega il comandante della polizia locale, Nicola Salvato -; ogni anno ci troviamo a fare i conti con gente che parcheggia ovunque utilizzando impropriamente i contrassegni per invalidi. E capita anche che siano contraffatti. Si tratta di gente che viene da fuori, tutti turisti, a dimostrazione di come questa prassi sia piuttosto in voga in altre città italiane».