ROMA – Parzialmente irregolare anche lo sciopero del 12 dicembre. Il Garante per gli scioperi mette un’altra volta i bastoni tra le ruote a Susanna Camusso dopo i dubbi già sollevati in merito alla manifestazione precedentemente indetta dalla Cgil per il 5 dicembre. Lo sciopero generale, ha ribadito, non deve riguardare i treni e anche sui trasporti pubblici locali deve avere un effetto limitato. Ma per la leader della Cgil “non è vero”.
L’Autorità di garanzia per gli scioperi aveva specificato già nei giorni scorsi che alcuni settori andavano esclusi dallo stop, a partire dall’intero comparto del trasporto ferroviario. Inoltre, in alcune Province non si potrà scioperare con riferimento al tpl. La data precedentemente fissata al 5 dicembre, di venerdì, cadeva a ridosso del “ponte” per la festa dell’Immacolata, l’8 dicembre, lunedì. Gli spostamenti di coloro che vorranno fare ritorno a casa, per trascorre la festa in famiglia, aveva detto il Garante, dovranno dunque essere garantiti.
Se il cambio data smorza dunque le polemiche del ponte del 5 dicembre, resta comunque il rischio “ingorgo” scioperi. Il 13 e 14 dicembre c’è infatti annunciato uno sciopero dei trasporti ferroviari. Cosa su cui l’autorità degli scioperi aveva già sollevato dubbi:
“Non si possono fare scioperi nello stesso settore (in questo caso nel trasporto ferroviario) ad un intervallo inferiore ai 10 giorni”.
Ma Camusso tira dritto e replica così: “Siamo pronti a spiegare al Garante per gli scioperi che non c’è nessuna illegittimità nella proclamazione”.
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