ROMA – Un milione di studenti sono scesi in piazza il 15 marzo per lo sciopero per il clima. Migliaia di studenti in ogni città hanno aderito al “Global strike for Future“, l’appello della giovane svedese Greta Thunberg affinché i potenti del mondo riconoscano il ruolo dell’uomo nei cambiamenti climatici e lavorino per fermarli. Un appello che alla 16enne Greta è valsa una candidatura al premio Nobel per la pace.
I giovani di tutto il mondo il 15 marzo insieme a Greta rivendicano così il diritto ad avere un mondo più pulito ed ecosostenibile in cui vivere e in cui, in futuro, far crescere i propri figli. Da Milano a Reggio Calabria, passando per Roma e Napoli, oltre 100 cortei hanno sfilato chiedendo un futuro al governo. Tra flashmob a Venezia e danze nel Sulcis, in Sardegna, i giovani chiedono quanto gli spetta: una terra sana in cui crescere e vivere.
Un grido di speranza che non può rimanere inascoltato dalle forze politiche non solo italiane, ma di tutto il mondo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non è rimasto indifferente e ha commentato: “Tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti e soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima e l’ambiente sulla terra”.
Corteo a Milano, oltre 100mila in piazza
Oltre 100mila tra studenti e manifestanti sono scesi in piazza per lo sciopero del clima. Troppi per piazza Scala, tanto che gli organizzatori hanno deciso di chiudere il corteo nella più capiente piazza Duomo. Una manifestazione appoggiata al sindaco Giuseppe Sala, che ha ringraziato gli studenti: “Grazie per quello che state facendo oggi, ma pensate già a quello che farete da domani – ha detto ai bambini -: testimoniare e impegnarvi è importante e dovete farlo sempre. Io vi prometto, e non è una promessa da politico che poi non mantiene, che sul tema dell’ ambiente ci sarò”.
Corteo a Torino al grido di “Vogliamo un futuro”
Almeno 10 mila persone, giovani e giovanissimi. Sono tanti i ragazzi scesi in piazza oggi a Torino per Friday for Future, lo sciopero per il clima che si sta svolgendo in tutto il mondo. Ad aprire il corteo lo striscione di Friday is Future con la scritta “Cambiamo il sistema non il clima”. “Questo corteo non è una passeggiata la nostra voce dev’essere ascoltata”, è lo slogan scandito dai manifestanti alla partenza del corteo. “Se siamo qui oggi – sostengono i numerosi partecipanti – è perché vogliamo un futuro”.
Corteo a Roma, migliaia di giovani tra i Fori e il Colosseo
Sono almeno 6000, secondo le stime della Questura, gli studenti che stamani partecipano alla sciopero per il clima a Roma. Il corteo è partito dal Colosseo e ha percorso via dei Fori imperiali, arrivando a fianco dell’Altare della Patria, dove parleranno gli oratori previsti, tutti ragazzi, tranne il geologo Mario Tozzi.
Sotto un sole primaverile, sfilano ragazzi delle superiori, qualcuno anche delle medie. Gli adulti sono in netta minoranza. Il clima è allegro e festoso. I cartelli sono improvvisati, pezzi di cartone disegnati. Fra gli slogan, “Ci siamo rotti i polmoni”, “ci riprendiamo il nostro futuro”, “uno spreco al giorno toglie il pianeta di torno”. “Sapevamo già dell’emergenza clima, ma Greta Thunberg ci ha spinti a mobilitarci”, spiega Alessandro, studente di terza media. E lo stesso dicono gli altri ragazzi in corteo: “Conoscevamo il problema, ne parlavamo, ma prima di Greta non pensavamo di attivarci”.
Corteo a Bari, studenti gridano “non c’è un pianeta B”
Diverse migliaia di persone, almeno 6.000 secondo la questura, partecipano al corteo appena partito da piazza Diaz a Bari per il Global Strike For Future degli studenti che oggi riempirà le piazza e le strade di tutto il mondo. Apre il corteo la fanfara della scuola media “Massari Galilei” di Bari. L’ampia piazza sul mare si è riempita già da qualche ora tanto che il lungomare di Bari è stato chiuso al traffico prima che il corteo partisse.
“Non cambiare il clima, cambia le tue abitudini”, “dai una possibilità al futuro”, “non c’è un pianeta B” sono solo alcune delle scritte sui cartelli sollevati verso il cielo di Bari da bambini, adolescenti e universitari provenienti da tutta la regione. In Puglia sono 11 le piazze che hanno aderito a Fridays For Futuro, lo sciopero globale degli studenti per il clima: San Severo, Manfredonia, Andria, Trani, Altamura, Bari, Monopoli, Taranto, Ostuni, Brindisi e Lecce. Il corto barese, dopo avere percorso il Lungomare in direzione del centro cittadino, percorrerà corso Vittorio Emanuele e arriverà in piazza Libertà, davanti al palazzo della Prefettura, dove ci saranno interventi.
Corteo ad Aosta: “Siamo con Greta per il pianeta”
Oltre 500 studenti manifestano ad Aosta nell’ambito dello sciopero del clima “Fridays For Future”. Al grido di “Siamo con Greta per il pianeta” e “Noi vogliamo l’aria pulita” sfilano per le vie del centro storico e partecipano a due sit-in, il primo sotto al municipio, in piazza Chanoux, il secondo davanti al palazzo della Regione. “Ci avete rotto i polmoni”, “Anche la mafia inquina”, “Non abbiamo un pianeta B” sono alcuni degli slogan apparsi sulle decine di cartelloni esposti dai ragazzi. A una delegazione di studenti è stato concesso un incontro con i vertici della Regione in sala giunta.
Corteo a Sassari, il sindaco Sanna sfila con gli studenti
Migliaia di studenti in corteo anche a Sassari per Fridays for future, la manifestazione globale organizzata dai giovani di tutto il mondo per chiedere ai governi di salvare il pianeta dall’inquinamento e dagli effetti letali per le persone e per l’ambiente. Il corteo è partito da piazza Castello e dopo un breve percorso per le vie del centro, raggiungerà piazza d’Italia dove ci saranno gli interventi degli organizzatori. Fra i manifestanti anche il sindaco Nicola Sanna e altri amministratori locali.
Corteo a Taranto, studenti: “Ci avete rotto i polmoni”
“Ci avete rotto i polmoni”. “Non c’è un pianeta B”. “Chi non si cura della propria casa non è degno di esser chiamato uomo”. “Vengo da una zona dove l’aria non è buona”. “Se non invertiamo la rotta annegheremo tutti”. “Io voglio vivere”. Sono alcune delle frasi scritte su cartelloni e striscioni portati in corteo questa mattina a Taranto da diverse centinaia di studenti che hanno aderito, insieme a movimenti, associazioni ambientaliste e cittadini, al ‘Fridays for future’ (Fff), lo sciopero globale per il clima.
Una marcia che nel capoluogo ionico assume un significato particolare per l’emergenza sanitaria e ambientale causata negli anni dalle emissioni dei grandi impianti industriali, a cominciare dallo stabilimento siderurgico. “Ilva vaffa…” hanno gridato gli studenti attraversando le vie del centro con un lungo serpentone che si è snodato dall’Arsenale della Marina militare verso piazza della Vittoria.
Corteo a Perugia, oltre 2mila ragazzi
Oltre duemila ragazzi e nessun manifesto, loghi e altro di associazioni o partiti. In bella mostra solo cartelli e striscioni con al centro slogan e temi di politica ambientale ed ecologica. L’appello del movimento, “apartitico ma non apolitico”, a non portare nessun altro simbolo è stato rispettato in pieno. Intorno alle 9.15 è così partita anche a Perugia la “Marcia per il clima”, con i giovani delle scuole della città che hanno aderito alla mobilitazione globale nata con le proteste della giovane attivista svedese Greta Thunberg per chiedere politiche contro il cambiamento climatico. “Una partecipazione oltre ogni più rosea aspettativa” commentano con l’Ansa gli organizzatori.
Corteo a Cagliari e flash mob nel Sulcis
Tantissimi in piazza anche a Cagliari simbolicamente accanto a Greta, la ragazzina svedese che per prima ha lanciato l’allarme e protestato da sola contro il surriscaldamento del pianeta causato da effetto serra e inquinamento. In prima fila i bambini dell’asilo e delle elementari con i loro lavoretti fatti in casa: cartelli e disegni. Il messaggio più poetico? “Gli elfi cambieranno il mondo”.
A Cagliari il corteo è partito da piazza Garibaldi: gli studenti delle superiori hanno disertato quasi in massa le lezioni e si sono riversati per le strade. “Nei decenni scorsi – spiega Francesco, 16 anni, liceo classico – ci sono state tante battaglie, ma ora è il momento di prendere noi le redini della protesta. In questi giorni mi sono documentato moltissimo. E sono convinto che è necessario ricordare ai genitori verbi quali debbano essere le priorità. Per noi e per il nostro futuro”.
Manifestazioni anche a Sassari, Olbia, Siniscola, Villamar e un flash mob a Gonnesa, nel Sulcis. Tanti gli slogan gridati dai ragazzi. “Se il clima fosse una banca – recita un cartello tenuto in alto da una ragazza – i governi l’avrebbero già salvato”. Cori da pelle d’oca. Gridati anche da bocche coperte da mascherine per denunciare l’emergenza ambiente. “Ad ogni presidente: giù giù giù le mani dall’ambiente”, è lo slogan più urlato. Una protesta molto sentita: i partecipanti hanno gridato per tutta il percorso sino all’approdo al traguardo finale, al porto di Cagliari.
Corteo a Potenza, gridano in coro: “Salvare il pianeta è salvare la nostra casa”
Nella prima “ondata” ecologica della metà degli anni Ottanta, i “Millennials” che stamattina hanno sfilato a Potenza – virtualmente accanto a un altro centinaio di città italiane che hanno aderito al “Global strike for the future” – non erano ancora nati ma, tra facce colorate come le sneakers e selfie per comunicare con il mondo, gli slogan erano quelli di chi ha chiaro un concetto: “Cambiamo il sistema, non il clima”.
Centinaia gli studenti che hanno sfilato per le strade del capoluogo lucano – così come a Matera (dove gli studenti hanno chiesto di essere ascoltati dal consiglio comunale), Policoro (Matera), Maratea e Lauria (Potenza) – in una città che dopo giorni di freddo intenso li ha accolti con il sole: poche le bandiere di partito, fatta eccezione per Legambiente e la Rete degli studenti medi, in un “clima” da campagna elettorale (in Basilicata il 24 marzo si voterà per le regionali) e pochi i candidati presenti alla manifestazione, ma tutti gli slogan urlati nei megafoni hanno un unico obiettivo: “Salvare questo pianeta – ha detto Angela, 17 anni e un cuore verde disegnato sulle guance – ovvero salvare la casa che dobbiamo abitare nei prossimi anni”.
Corteo a Venezia, flash mob a Rialto
Venezia è stata invasa stamane dagli studenti in marcia per il “climate strike”. Circa 5mila ragazzi delle scuole superiori hanno risposto allo sciopero mondiale per il clima e con striscioni, palloncini e cartelli colorati, pieni di slogan contro il riscaldamento climatico, hanno attraversato il centro storico della città lagunare, partendo dal piazzale della stazione e arivando infine a Campo San Polo, uno dei più grandi di Venezia. La meta doveva essere inizialmente campo San Goiacometto, che però sarebbe stato troppo piccolo per accogliere il grande corteo. Sul Ponte di Rialto i manifestanti hanno dato vita ad un breve flash mob, sdraiandosi a terra mentre il suono di sirena faceva doveva far immaginare l’allarme di un incidente nucleare.
Corteo in Liguria, migliaia in piazza
I bambini vestiti da coccinella, i ragazzi dei licei con lo striscione ‘Salviamo la terra, è l’unico pianeta dove c’è la birra’ ma anche lo striscione con le parole di Greta Thunberg: ‘ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza’. Sono oltre 5 mila a Genova, in maggior parte studenti con i più piccoli accompagnati dai loro maestri, che intonano senza sosta lo slogan “rispettate la natura non ci fate più paura”. Più di mille anche a Spezia: armati di striscioni i ragazzi si sono mossi in corteo in centro città fino al luogo del presidio in piazza Mentana.
Lo striscione di testa della manifestazione recita ‘Ci siamo rotti i polmoni’. Anche a Sarzana gli studenti delle superiori hanno organizzato un corteo. Mille a Savona, per un corteo cui hanno preso parte anche il vescovo Marino e un nido d’infanzia rappresentato da un lenzuolo con un messaggio di adesione. A Imperia hanno aderito in centinaia ma il corteo è stato fatto in bicicletta, con sit in sotto il Municipio. In 250 a Sanremo.
Corteo a Napoli, migliaia in piazza anche a Salerno
Migliaia di persone in piazza anche in Campania per lo sciopero del clima: a Salerno ha sfilato il sindaco Vincenzo Napoli, mentre il primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris, durante il Consiglio comunale, ha lodato l’iniziativa degli studenti. “C’ero anche io stamattina, – ha ribadito il sindaco di Salerno – tra gli studenti e i tanti cittadini che hanno partecipato al corteo in occasione del Friday For Future. Nessuno può più essere indifferente al grido di allarme che il nostro pianeta sta lanciando. L’emergenza climatica deve essere messa in primo piano”.
A sfilare a Napoli – con studenti, associazioni, sindacati e tanti cittadini – anche una delegazione dell’Ordine degli psicologi della Campania. Secondo la presidente Antonella Bozzaotra “il fatto che il Fridays For Future nasca principalmente dall’iniziativa di giovani e studenti ci offre una grande speranza e ci dice che le nuove generazioni hanno una visione corretta di come deve orientarsi il futuro del nostro pianeta”.
Fonte Ansa