Il Green Pass sarà obbligatorio anche per andare a scuola? Se così fosse, per forza di cose, dovranno essere obbligatori anche i vaccini per i prof e tutto il personale scolastico. La linea del Governo, in particolare del Pd, sembra questa. Però la Lega, per voce di Matteo Salvini, dice di no e rilancia dicendo che per la scia di età 40-59 (fascia con molti prof) anni, ci sia libera scelta di vaccino.
Scuola, Green Pass e vaccini per i prof
Ad alimentare il dibattito sono le parole del ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi che spiega: “Ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”. L’ipotesi per ora resta comunque nel cassetto, ma molti sperano sia tirata fuori il prima possibile per contrastare il rischio di nuove chiusure, a partire dalla scuola. Soprattutto alla luce del fallimento della dad.
“Le vaccinazioni sono una priorità assoluta, invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti”, chiede il leader dem, Enrico Letta. Auspicando il massimo impegno affinché le scuole rimangano aperte. Tutt’altra la posizione di Matteo Salvini, per il quale va messa in sicurezza la popolazione “dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani non serve”, dice. E aggiunge: “Parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero”. Ed inoltre, “entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura volontaria fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?”.
In Italia vaccinato il 50% della popolazione
Al di là del dibattito il dato certo è che il Paese ha raggiunto un altro traguardo significativo, l’immunizzazione della metà dell’intera popolazione vaccinabile. Un italiano su due ha infatti completato il ciclo con entrambe le dosi. Secondo il report del governo, i cittadini immunizzati sono 27.311.228, pari al 50,57% della popolazione over 12. La stessa percentuale raggiunta in Europa dove, viene fatto notare, “è già stato consegnato un numero sufficiente di dosi per raggiungere il target del 70% a fine luglio”. Ma “per raggiungere l’obiettivo occorre che gli Stati continuino a somministrare velocemente i vaccini appena arrivano”.