Sequestrato e torturato per ore perché non pagava l’affitto di casa: 38enne in fin di vita a Castel Gandolfo

L'uomo aveva un arretrato di 2mila euro sull'affitto: in cinque, tra cui il proprietario di casa, lo hanno rapito e picchiato con estrema violenza.

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2022 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA
Sequestrato e torturato per ore perché non pagava l'affitto di casa: 38enne in fin di vita a Castel Gandolfo

Sequestrato e torturato per ore perché non pagava l’affitto di casa: 38enne in fin di vita a Castel Gandolfo (Foto archivio Ansa)

Torturato e sequestrato dal proprietario di casa perché non pagava l’affitto. Accade a Castel Gandolfo, vicino Roma, dove un uomo di 38 anni è stato ridotto in fin di vita per non essere riuscito a pagare il canone di locazione. In cinque lo hanno rapito e picchiato con estrema violenza per 18 ore di fila prima che riuscisse a scappare da quella casa degli orrori. 

I fatti risalgono a lunedì scorso, quando la vittima, in stato di shock, con volto gravemente tumefatto e con ferite diffuse per tutto il corpo, aveva chiesto aiuto alla portineria di un comprensorio nella frazione Laghetto di Castel Gandolfo, venendo immediatamente soccorso dai Carabinieri e dal personale del 118. 

L’uomo è stato quindi portato in ospedale dove, per le lesioni riportate, è stato ricoverato in prognosi riservata, con traumi facciali multipli, una lesione della gamba sinistra, la perforatura di un timpano, rottura del setto nasale e lesioni interne polmonari.

Torturato per l’affitto, il racconto della vittima

L’uomo ha raccontato ai militari di essere stato vittima domenica scorsa di una spedizione punitiva. All’inizio tre persone lo avrebbero raggiunto nella casa in cui viveva in affitto e malmenato. Tra gli aggressori anche il proprietario che chiedeva il saldo di affitti non pagati per circa duemila euro.

Successivamente i tre lo hanno caricato su un’auto e portato in una villetta a Castel Gandolfo, dove erano presenti altre due persone. I cinque, dopo aver rapinato l’uomo del telefono cellulare e del portafoglio contenente 400 euro in contanti, lo avrebbero sottoposto a ripetute percosse ferendolo anche ad una gamba con un machete.

Torturato per l’affitto, la richiesta di riscatto e la fuga

Al termine il gruppo avrebbe costretto la vittima a passare la notte a dormire sul pavimento, sorvegliato a turno, per poi chiedere l’indomani mattina, ad un conoscente del 38enne, la somma di 5.000 euro, da consegnare al proprietario di casa ed ai suoi complici, pena la recisione di un orecchio e delle dita.

L’uomo però è riuscito ad evadere con uno stratagemma e i Carabinieri hanno poi identificato e rintracciato gli indagati. 

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