ROMA – E’ sposata, pensa di essere unica per suo marito e invece scopre di non essere la sola. C’è un’altra, ma non è un’amante: è una seconda moglie. Luisa Battisti, infermiera romana di 38 anni, così ha scoperto di essersi sposata con un bigamo.
Quando ha messo il vestito bianco, il 20 marzo del 2002, per andare all’altare con l’egizianoi Essam F. M. M., non pensava di vedere sul proprio stato civile il marito ma anche i figli di lui avuti dall’altra.
La donna ha chiesto il divorzio e la revoca della cittadinanza italiana per il suo Essam. L’udienza è stata fissata per il 20 gennaio. «Quando ho incontrato Essam credevo nel dialogo tra diversi, oggi invece sono convinta che anziché cedere al buonismo dobbiamo difendere i nostri valori a costo di sembrare duri» , racconta alla Stampa. «Il venerdì andava in moschea, specie a Centocelle e alla Magliana, dove ci sono gli imam fai da te. Lo vedevo cambiare, diceva che ero un’infedele e che l’islam avrebbe conquistato l’Europa. In Egitto era diverso, non sono sciocca, ho sposato un uomo intelligente, amico dei turisti. Se fosse rimasto lì forse… ma una volta qui s’irrigidiscono».
Poi nel marzo 2006 Essam va via, la donna ha di nuovo contatti con lui nel a luglio 2007: «Chiamò perché doveva rinnovare il permesso e aveva bisogno della mia firma. Andai all’ufficio immigrazione, speravo di recuperarlo e dichiarai che vivevamo insieme anche se era falso. Non sapevo si fosse risposato».
«Mesi dopo Essam, forte della carta di soggiorno a tempo indeterminato, porta a partorire a Roma la nuova moglie Salah: la piccola M. è italiana. Solo a questo punto rivela la verità a Luisa che, ferita, vuole il divorzio», spiega La Stampa.