Taranto. Smantellata organizzazione di pesca di frodo, due arresti

Una presunta associazione per delinquere finalizzata alla pesca di frodo è stata smantellata dalla polizia a Taranto nell’ambito di un’operazione che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di otto indagati.

Due sono finiti in carcere, quattro agli arresti domiciliari, ad uno è stato notificato l’obbligo di dimora, ad un altro l’interdizione dall’attività d’impresa. Agli indagati la magistratura contesta anche i reati di detenzione e fabbricazione di materiale esplodente e danneggiamento aggravato.

Le bombe utilizzate per la pesca, secondo l’accusa, venivano fatte esplodere a ridosso della città, sotto il ponte Punta Penna, a ridosso dei numerosi e vasti allevamenti di cozze nere della zona, e in Mar Grande. La polizia ritiene di aver smantellato l’intera filiera che si occupava della pesca di frodo: da chi procurava e collocava gli ordigni a chi metteva a disposizione le barche, a chi acquistava il prodotto.

Nel corso dell’operazione, agenti della squadra mobile hanno proceduto al sequestro preventivo di una pescheria, di un magazzino, di un ingente quantitativo di prodotti ittici, un deposito annesso a un porticciolo e di due imbarcazioni a motore.

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