Terremoto, a Mantova consiglieri comunali votano per dare aiuti, ma poi…

Terremoto, a Mantova consiglieri comunali votano per dare aiuti, ma poi...
Terremoto, a Mantova consiglieri comunali votano per dare aiuti, ma poi…

MANTOVA – I consiglieri comunali votano in 21 per devolvere il gettone di presenza ai terremotati, ma poi solo 12 lo fanno davvero. Figuraccia al Consiglio comunale di Mantova. Come riporta Sandro Mortari su La Gazzetta di Mantova, 

l’imbarazzante episodio (ma sarebbe più giusto parlare di figuraccia) emerge dalla determina con cui gli uffici hanno impegnato la spesa di 7.157,70 euro per liquidare ai consiglieri i gettoni di tre mesi di presenze alle sedute del consiglio e delle commissioni svoltesi dal primo luglio al 30 settembre scorsi. Ebbene, dal computo sono stati trattenuti 1.080 euro riferiti alla seduta del 27 settembre, la somma da devolvere ai terremotati del 24 agosto.

A rinunciare ai 90 euro del gettone sono stati solo dieci consiglieri, oltre al presidente del consiglio Massimo Allegretti e al sindaco Mattia Palazzi. Gli altri si sono tenuti i soldi. Magari alcuni se ne sono scordati, dal momento che per aderire alla donazione bisognava sottoscrivere un’apposita autorizzazione. Ma forse non tutti e venti.

I nomi non si sanno. Si sanno solo quelli di coloro che hanno presentato l’ordine del giorno con cui si chiede all’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani) di impegnarsi perché sia rifinanziato il fondo per la prevenzione del rischio sismico e alle regioni di dare più soldi per l’attività di prevenzione. A presentarlo sono stati i consiglieri Pasetti, Cortese, Bottardi, Bertelli, Benasi, Rosignoli, Vezzani e Bonaffini del Pd, Provenzano, Squassabia e Radaelli della lista civica Palazzi 2015. 

Il voto finale ha visto i sì di Palazzi, Allegretti, Andreatta, Benasi, Bertelli, Bonaffini, Bottardi, Cortese, Pasetti, Rosignoli e Rossi del Pd, il socialista Grazioli, Banzi di Sinistra italiana, de Marchi dell’omonima civica, Della Casa, Provenzano, Radaelli, Squassabia e Portioli della lista Palazzi, Irpo della civica Bulbarelli, Grandi di Comunità e territori. Per il no si sono schierati i Cinquestelle Annaloro e Tonelli, i forzisti Baschieri, Longfils e Gorgati, i leghisti Zera e Cappellari, la Badalucco della lista Bulbarelli e Bassoli di Si. Ma a versare il gettone sono stati solo dodici consiglieri.

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