Trenitalia punisce capotreno: usa la parola “guasto” invece di “controllo tecnico” con i viaggiatori

ROMA – Se un capotreno informa i viaggiatori delle Frecce, Argento o Rosse, che si è verificato un guasto sul treno non utilizzando la generica definizione di “controllo tecnico della linea” sarà passibile di sanzione disciplinare: questo è quanto prevede Trenitalia, che ha sanzionato una capotreno che lo scorso 16 maggio ha dichiarato ai passeggeri del Frecciargento diretto da Firenze a Roma che il treno si era fermato per un “guasto deviatoio”.

Secondo Trenitalia sulle linee dell’Alta velocità parole come guasto o incendio vengono sostituite con il generico “controllo tecnico” al fine di “non reare ansie e panico difficili da gestire anche su uno dei mezzi più sicuri”. Scelta che però viene contestata da chi lavora in carrozza “perché proprio il non dire alimenta nel passeggero (sempre informato grazie a smartphone e computer) quel senso di insofferenza che sfocia ormai in vere aggressioni nei nostri confronti”.

La capotreno è stata dunque richiamata con una contestazione disciplinare ed un ammenda di 20 euro per l’utilizzo di un lessico inappropriato, con Trenitalia che ha così liquidato la questione: “C’è un manuale, per informare al meglio. Il capotreno non l’ha rispettato e la mancanza di giustificazioni è un’ammissione di colpa”.

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