“Centri di accoglienza inadeguati”: l’Ue ci bacchetta per Lampedusa

STRASBURGO – L’Ue ci bacchetta di nuovo e dice: i centri di accoglienza di Lampedusa non sono adatti ad accogliere gli immigrati irregolari che arrivano sulle coste italiane. Una “censura” che arriva dopo le messe in mora e gli avvertimenti degli ultimi tempi su vari tasti, dalla ‘munnezza’ a Malpensa. E’ quanto si legge in un rapporto di una sottocommissione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa redatto dopo la visita condotta lo scorso maggio sull’isola italiana.

”I centri di accoglienza devono mantenere questa funzione e non trasformarsi in centri di detenzione” ha sottolineato il presidente del sottocomitato, il parlamentare britannico Christopher Chope.

Nel rapporto si esprime preoccupazione per la situazione a Lampedusa, rilevando che non e’ migliorata da quando fu condotta la visita a maggio. In particolare si punta l’attenzione su quanto accaduto il 20 settembre scorso, quando nel centro dell’isola scoppio’ un incendio, appiccato, secondo le testimonianze, da alcuni immigrati per protestare contro le condizioni in cui venivano tenuti.

Nonostante la sottocommissione dell’Assemblea condanni in modo fermo e assoluto la violenza degli immigrati che ”non rende merito a tutti gli sforzi compiuti dagli abitanti di Lampedusa e dalla Guardia Costiera’, essa sottolinea che questa reazione degli immigrati non deve ”stupire”. ‘La politica detentiva dei migranti tunisini adottata a Lampedusa e’ problematica e i centri non sono adatti a ospitare o detenere gli immigrati irregolari’, si legge nel rapporto in cui si evidenzia come probabilmente abbia giocato un ruolo anche l’incertezza sul periodo di detenzione.

Nel documento, la sottocommissione dell’Assemblea parlamentare chiede anche all’Italia di adottare subito misure specifiche, di cui rendere conto a Strasburgo ogni sei mesi, per migliorare la capacita’ recettiva e le condizioni sanitarie e di sicurezza dei centri di Lampedusa, in particolare quello situato nella ex base Loran. Alle autorita’ italiane viene anche chiesto di chiarire il quadro legale che sottosta’ alla detenzione degli immigrati.

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