Venezia: i colleghi furono arrestati, per i “reduci” psicologo in ufficio

Pubblicato il 13 Luglio 2011 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Il loro ufficio è stato decimato da arresti e indagini, e ora i dipendenti rimasti avranno uno psicologo ad hoc. La storia, che avviene a Venezia, è stata raccontata da Gloria Bertasi sul Corriere della Sera. Nel settore urbanistica del Comune sono stati arrestati 5 lavoratori con l’accusa di corruzione, mentre altri 3 sono indagati.

E da allora, spiega Bertasi, i reduci “sono amareggiati, «frastornati», come li ha definiti ieri il direttore Oscar Girotto”. “Il supporto psicologico è già previsto in situazioni delicate – ha spiegato l’assessore Ezio Micelli – in questo periodo chi lavora a Venezia sente il peso della vicenda, manca personale, il lavoro è tanto: fatica e disagio sono reali”.

La decisione, continua Bertasi, “è stata annunciata ieri durante la presentazione ai consiglieri comunali del nuovo Regolamento dei procedimenti della direzione sviluppo del territorio ed urbanistica, un provvedimento che era già nell’aria prima del caso tangentopoli e che dopo gli scandali delle mazzette ha subito un’accelerazione per volontà del sindaco”.