Villabate, strangolata in una casa di cura: “L’avevo confusa per una gallina”

PALERMO – Strangolata perché, forse, scambiata per una gallina. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio, 19 febbraio, in una casa di cura di Villabate (Palermo), la Karol srl. La vittima, una donna 72enne, è stata trovata in stato di incoscienza e in arresto cardiaco, ma dopo le tempestive manovre dei soccorritori il suo cuore ha ricominciato a battere. Poi la volata al Buccheri La Ferla, dove è arrivata in gravi condizioni.

Come riporta Palermo Today a fornire una prima ricostruzione dei fatti è stato il responsabile della struttura, l’avvocato Marco Zummo.

“Il nostro personale ha visto uno degli ospiti uscire da una stanza in stato confusionale – ha detto a PalermoToday -. Parlava di galline e di altri animali. Hanno capito che qualcosa non andava e quindi sono entrati, trovando la donna riversa per terra. Si sarebbe trattato di un gesto repentino, impossibile da prevenire. Siamo comunque riusciti a intervenire immediatamente, contribuendo probabilmente a salvarle la vita”.

Il personale medico del Buccheri La Ferla, così come quello del 118, ha trovato sul collo della donna alcuni segni da strangolamento. Dopo le prime cure le sue condizioni si sono stabilizzate ed è stata esclusa la riserva sulla vita.

“L’ospite e presunto aggressore soffre di demenza, ma non è mai stato violento. Neanche l’Asp di Palermo, che ha competenza in tal senso, lo considera un soggetto aggressivo. E’ successo – conclude l’avvocato Zummo – probabilmente perché, in preda a qualche ‘attacco’, e considerando ciò che ha detto uscendo dalla stanza, potrebbe averla scambiata per una gallina a cui tirare il collo”.

 

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