Brasile, Gabriel Costa fatto a pezzi: era una promessa del Fluminense

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2013 - 20:45 OLTRE 6 MESI FA

costa-gabriel-okROMA – Orrore e Mondiali. Il calcio brasiliano viene ancora una volta sconvolto da un delitto terribile. Proprio mentre viene inaugurato il resort turistico Arena do Sauipe, a 76 km. da Salvador, costato circa 4,5 milioni di euro, dove il 6 dicembre si terra’ il sorteggio dei gironi dei Mondiali 2014, la polizia carioca rivela l’omicidio, con squartamento, di una giovane promessa del Fluminense.

E’ infatti finita in modo tragico la vicenda della scomparsa di Gabriel Costa, 18enne mediano del Fluminense sparito dalla circolazione il 16 maggio scorso. La polizia di Nova Iguaçu, città dello stato di Rio de Janeiro, ha arrestato due uomini con l’accusa di essere gli esecutori materiali dell’assassinio del ragazzo, il cui cadavere eèstato poi squartato e gettato in fiume che scorre nei pressi della ‘favela’ dove è avvenuto il delitto.

Il tutto per una storia di auto rubate, attività a cui il ragazzo si dedicava quando non era impegnato con il pallone, con conseguente vendetta del boss malavitoso della zona. Scene da film dell’orrore, che seguono quelle d’inizio luglio quando, nello stato del Maranhao, una partita tra squadre dilettantistiche è finita con la decapitazione dell’arbitro, Otavio Jordao da Silva, da parte di un gruppo di spettatori (uno dei quali armato di machete) dopo che questi aveva ucciso un giocatore nel corso di una rissa in campo. In precedenza il direttore di gara era stato selvaggiamente percosso e poi lapidato. Ciò deve preoccupare fino a un certo punto in vista del Mondiale (12 giugno-13 luglio), perché governo e autorità locali promettono uno schieramento di forze dell’ordine senza precedenti per vigilare su stadi e partite, ma l’impressione negativa rimane.

C’è stata infatti anche la vicenda del portiere Bruno de Souza, titolare del Flamengo e in odor di Selecao: l’8 marzo scorso e’ stato condannato a 22 anni di carcere con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio della sua ex amante, una ex attrice hard che nel 2010 venne uccisa da un amico d’infanzia del calciatore, Luiz Henrique Romao, che poi per far sparire il corpo della donna lo diede in pasto ad alcuni cani rottweiler. Il tutto anche con l’aiuto di un ex poliziotto, Marcos dos Santos detto ‘Bola’, ovvero pallone, per una storia che con il calcio non ha nulla a che vedere ma che lascia attoniti.

E, sempre in prospettiva Mondiali, non cala l’allarme per la violenza spicciola: sabato scorso nella sede del Flamengo, nella zona sud di Rio, tre uomini armati hanno compiuto una rapina nello store ‘Fla Concept’ del club carioca, portando via tutto l’incasso e 216 tra maglie e altri pezzi di materiale sportivo. Il giorno dopo, a San Paolo, gruppi di sostenitori del San Paolo e Palmeiras si sono scontrati nei pressi della stazione di Guaianazes. La polizia non ha fatto in tempo a intervenire, e ci sono stati anche dei colpi di arma da fuoco: il bilancio finale e’ stato di 3 feriti. Intanto fra tre mesi c’e’ il sorteggio del Mondiale..