Quella di Lag ba-Omer è una festa tradizionale in Israele: ogni anno viene celebrata con un falò per ricordare la rivolta ebraica che nel 132 il combattente Bar Cochba guidò contro l’impero romano. E’ prassi comune che in quei falò vengano bruciate delle piccole bambole raffiguranti i nemici di Israele: Adolf Hitler, il presidente egiziano Nasser, il leader dell’Olp Yasser Arafat.
Ma da quest’anno un gruppo di coloni estremisti ha annunciato che verrà bruciata anche l’immagine di Barack Obama, ritenuto “il presidente americano più antisemita in assoluto”. Una provocazione che arriva proprio mentre l’emissario del presidente, George Mitchell, è impegnato in una nuova spola per rilanciare negoziati di pace fra israeliani e palestinesi.
Secondo i coloni ultras è giunto il turno di “Hussein Obama”, che verrà simbolicamente divorato dalle fiamme. Per questa occasione sono state prodotte centinaia di bambolette che saranno distribuite a chi ne faccia richiesta su Facebook. Gli estremisti hanno stampato un poster (anche questo destinato ad essere incenerito) che mostra il presidente degli Stati Uniti accompagnato dalla dicitura: “Attenzione ! Un agente dell’Olp nella Casa Bianca”.