“A Gaza per Vittorio Arrigoni”: attivisti italiani entrano nella Striscia dal valico di Rafah

Pubblicato il 12 Maggio 2011 - 20:32 OLTRE 6 MESI FA
vittorio_arrigoni

Vittorio Arrigoni

ROMA – “Entreremo a Gaza, per Vittorio Arrigoni”, lo avevano annunciato e adesso ci sono, sono arrivati gli attivisti italiani che si sono imbarcati nel convoglio “Restiamo Umani”.

Sono più di ottanta circa tra pacifisti, blogger e attivisti, partiti per la Striscia in memoria di Vik (il nickname con cui Arrigoni si firmava sul suo blog guerrilla radio), ucciso a Gaza il 15 aprile scorso.

Riuniti sotto la sigla CoRUM, il “convoglio restiamo umani” hanno attraversato il valico di Rafah nella mattina del 12 maggio, aperto dopo anni dal nuovo governo egiziano dopo la cacciata di Hosni Mubarak con la rivolta di piazza Tahir, simbolo della rinascita del Cairo. E’ stato un annuncio storico quello della riapertura di Rafah, un messaggio chiaro per alleggerire il blocco israeliano attorno al territorio palestinese.

Sullo sfondo della riconciliazione tra Hamas e Al Fatah, siglata la scorsa settimana proprio al Cairo, gli attivisti portano a Gaza il loro messaggio: anche se Vik è morto, non ci fermiamo. “Vogliamo colmare l’enorme vuoto causato dalla scomparsa di Vittorio. Era la voce di Gaza e della sua popolazione. Dalla Striscia difficilmente giungono notizie, infatti, e quando avviene sono spesso distorte”, hanno detto gli organizzatori prima di partire.

E ancora: “Il 15 maggio celebreremo l’anniversario della Nakba, il “giorno della catastrofe”, ma anche quello del trigesimo della scomparsa di Vik”.