Israele, 3 attentati in 3 giorni: Gerusalemme blindata

Israele, 3 attentati in 3 giorni: Gerusalemme blindata
(Foto da Facebook)

GERUSALEMME – Scosso da tre attentati palestinesi in tre giorni, Israele ha adottato misure straordinarie di sicurezza fra cui spicca un isolamento senza precedenti del punto di maggior frizione: la Città Vecchia di Gerusalemme.

Il bilancio di sangue dell’ultima giornata a Gerusalemme è impressionante: due israeliani uccisi in attentati e altri quattro feriti, due assalitori palestinesi pure freddati dalla polizia. Ma in un caso la famiglia sostiene che il congiunto è stato ucciso per errore.

L’ondata di violenza ha contagiato la Cisgiordania. Per tutta la giornata incidenti sono stati segnalati in diverse località, con scene che hanno ricordato da vicino la intifada. Secondo stime palestinesi, oltre cento i feriti da arma da fuoco o da proiettili rivestiti di gomma.

Rientrato dagli Stati Uniti, il premier Benyamin Netanyahu si è trovato costretto a fronteggiare una situazione ribollente, esposto a critiche sia da sinistra, sia da membri radicali della coalizione di governo. In serata, in un intervento televisivo, ha preannunciato alcune misure di emergenza fra cui la demolizione delle case di terroristi, altri rinforzi a Gerusalemme, arresti amministrativi per chi incita alla violenza e l’allontanamento dalla moschea al-Aqsa di ‘sobillatori’. ”Siamo impegnati in una lotta serrata contro il terrorismo palestinese”, ha detto.

Anche l’Autorità nazionale palestinese cerca di misurarsi con l’impennata di violenza. Un suo portavoce ha chiesto ”protezione internazionale” per i palestinesi di Gerusalemme. Da parte sua un consigliere del presidente Abu Mazen ha imputato sia ad Israele sia a Hamas la responsabilità della escalation.

Intanto gli abitanti di Gerusalemme stentano a riconoscere la propria città. Fino a martedì, quando terminerà la festa ebraica dei Tabernacoli, i palestinesi saranno esclusi dalla Città Vecchia, con la eccezione di quanti vi risiedono, vi lavorano o vi studiano. Una misura drastica, stabilita per proteggere le migliaia di ebrei che lunedì si avventureranno nei vicoli per raggiungere il Muro del Pianto.

I 1.500 agenti schierati non bastano più a proteggerli e anche un importante rabbino ortodosso, Haim Kaniewski, ha esortato i fedeli a non rischiare la vita in visite ”inopportune, in questi giorni” al Muro del Pianto: uno dei luoghi sacri dell’ebraismo.  Il Capo dello Stato Reuven Rivlin ha invece spronato gli israeliani a continuare a visitarlo.

Da parte sua anche il Consolato d’Italia ha invitato i connazionali a limitare “allo stretto indispensabile gli spostamenti nella Città Vecchia” e a prestare “la massima attenzione” in caso di visite.

 

 

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