Libano, spiava in favore di Israele: ex ufficiale di polizia condannato a morte

Pubblicato il 19 Febbraio 2010 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA

È stato condannato a morte dal tribunale militare di Beirut un ex ufficiale di polizia libanese, riconosciuto colpevole di aver lavorato come spia in favore di Israele e di aver partecipato all’uccisione, in un attentato, di due leader palestinesi in Libano.

Mahmud Rafee 63 anni, libanese, era stato arrestato nel 2006 e aveva allora confessato di aver collaborato col “nemico”  israeliano dal 1993. L’ex ufficiale delle Forze di sicurezza interna aveva anche ammesso di esser stato coinvolto attivamente nella preparazione dell’attentato dinamitardo compiuto nel maggio 2006 nel porto meridionale di Sidone e costato la vita a due leader della Jihad islamica in Libano, i fratelli Mahmud e Nidal Majzub.

Assieme a Rafee è stato condannato a morte in contumacia un suo complice, Suleiman Khattab, che secondo al Manar, la tv del movimento sciita Hezbollah, si troverebbe attualmente in Israele. In caso di collaborazione col “nemico”, la condanna alla pena di morte – il cui decreto deve però essere firmato dal presidente della Repubblica – in Libano è solitamente decisa quando l’accusato è riconosciuto colpevole di omicidio.

Negli altri casi, ci si limita a condannare l’imputato all’ergastolo e ai lavori forzati.