Neonato muore dopo pochi giorni, ospedale lo invia a casa in una scatola

Pubblicato il 16 Novembre 2011 - 13:43 OLTRE 6 MESI FA

CHATTANOOGA (TENNESSEE) –  L’ospedale di Chattanooga in Tennessee le ha inviato i resti del suo neonato in un contenitore termico. Melvina Brown, 22 anni, ha dato alla luce il suo neonato dopo 19 settimane, troppo poche perché potesse sopravvivere. La ragazza aveva scelto di portare a casa i resti del piccolo, piuttosto che lasciali all’obitorio, che forse non poteva permettersi. Il comportamento dell’ospedale ha suscitato critiche. Melvina ha dichiarato: “Non ero abbastanza lucida dopo ciò che era successo”. Ma l’ospedale si difende: “Siamo molto attenti alle decisioni dei pazienti nei momenti più difficili della sua vita, e aderiamo strettamente alle norme statali quando presentiamo opzioni alle famiglie”.

Le famiglie possono decidere di lasciare all’ospedale la gestione dei resti dei bambini nati morti, o morti poco dopo la nascita, e che pesano meno di 350 grammi. L’ospedale spiega: “In caso di nascita in vita, non possiamo accettare il bimbo e la famiglia può o accordarsi con un obitorio autorizzato o può scegliere una sepoltura privata”. Il padre della ragazza, Charles Brown, sostiene però che l’ospedale avesse acconsentito a tenere il bambino fino a quando la famiglia non avesse deciso cosa fare: “Mi piacerebbe sapere chi ti dà un corpo morto da portare a casa. Non doveva andare così”.