Pakistan, un medico della Cia “aiutava i militanti islamici”

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA

ISLAMABAD – Il medico pachistano Shakeel Afridi, condannato per aver aiutato la Cia a scovare Osama Bin Laden nella villa di Abbottabad, è stato accusato di complicità con gli estremisti islamici e non di spionaggio per conto dei servizi segreti americani.

La nuova rivelazione emerge dalla lettura della sentenza emessa da un tribunale tribale della provincia nord occidentale di Khyber-Pakhtunkwa secondo quanto riferito dal quotidiano The Dawn.

In base al documento, il chirurgo aveva legami con l'organizzazione clandestina Lashkar-i-Islam (Li) attiva nel distretto tribale di Khyber e con il suo capo Mangal Bagh. Avrebbe fornito consistenti finanziamenti e anche cure mediche ai militanti feriti.

La scorsa settimana, l'ex dipendente della sanità pubblica era stato condannato a 33 anni di carcere e a una multa per ''alto tradimento'', come era stato riferito in quell'occasione dalla stampa locale. La sua incarcerazione era stata fortemente criticata dagli Stati Uniti.