Rapiti in India. Amico di Bosusco mostra una lettera alla famiglia

Pubblicato il 23 Marzo 2012 - 17:09 OLTRE 6 MESI FA

BHUBANESWAR (INDIA) – Al momento di essere separato sabato scorso dal suo cuoco indiano Santosh che stava per essere rilasciato, Paolo Bosusco gli avrebbe consegnato una breve lettera per il padre Azelio e la sorella Vanna in cui spiega di essere in mano ai maoisti e manifesta un grande affetto ''forse non sempre dimostrato''.

L'ANSA ha ricevuto una copia del messaggio da Arjuna Das, al secolo Alfredo Rombola, che e' stato in contatto con Santosh quando e' rientrato a Puri con un messaggio poi consegnato alle autorita' italiane. Una foto del messaggio in mano a Rombola e' stata pubblicata gia' il 20 marzo dal quotidiano dell'Orissa 'Jagran'.

La lettera si apre con una manifestazione di affetto per i famigliari e prosegue con la comunicazione del fatto che ''vi scrivo mentre sono prigioniero di un gruppo di guerriglieri. Se mi libereranno – aggiunge – ci rivedremo presto''. Ma, aggiunge, ''se dovesse succedermi qualcosa voglio darvi un grande abbraccio d'amore''.

Nella seconda parte del messaggio, invece, Paolo parla di questioni private interne alla famiglia e conclude: ''Vi voglio bene'', con il suo nome in stampatello e la firma.