Un poliziotto è rimasto ucciso durante la sparatoria avvenuta all’esterno del Pentagono, all’altezza di una fermata del bus. Il poliziotto era intervenuto per fermare l’uomo che aveva cominciato ad aprire il fuoco. Ga provato a bloccarlo ma l’assalitore l’ha ucciso a coltellate.
Pentagono in lockdown per sparatoria fermata bus all’esterno
Il complesso del Pentagono poco fuori Washington DC è stato messo temporaneamente in lockdown a seguito della sparatoria avvenuta all’esterno. L’incidente si è verificato alla fermata dell’autobus vicina all’ingresso e da dove entrano ed escono ogni giorno migliaia di dipendenti. Secondo quanto riferisce il Washington Post la polizia ha fermato in seguito l’autore della sparatoria.
Gli spari davanti al Pentagono
Un giornalista dell’Associated Press vicino all’edificio ha sentito diversi colpi di pistola, poi una pausa, poi almeno un altro colpo.Un annuncio del Pentagono ha detto che la struttura era chiusa a causa di “attività di polizia”. L’agenzia responsabile della sicurezza presso l’edificio, la Pentagon Force Protection Agency, ha twittato poco prima di mezzogiorno che la scena dell’incidente era sicura.
Il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il generale Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, erano alla riunione della Casa Bianca con il presidente Joe Biden, al momento della sparatoria. Nel 2010, due agenti della Pentagon Force Protection Agency sono rimasti feriti quando un uomo armato si è avvicinato a loro in un’area di controllo di sicurezza. Gli agenti, sopravvissuti, hanno risposto al fuoco, ferendo a morte il sicario, identificato come John Patrick Bedell.