Squalo azzanna surfista in Australia, amici lo salvano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2016 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA
Squalo azzanna surfista in Australia, amici lo salvano

Squalo azzanna surfista in Australia, amici lo salvano

ROMA – Squalo azzanna surfista in Australia, amici lo salvano. Un surfista professionista in Australia è stato azzannato da uno squalo ieri sera al tramonto presso una spiaggia a sud di Sydney. Si è salvato solo grazie ai suoi amici che hanno fermato la perdita di sangue con un laccio emostatico, in attesa dell’eliambulanza.

Brett Connellan, 22 anni, stava cavalcando le onde a 100 metri dalla spiaggia di Bombo, presso Kiama, e ha detto di non avere nemmeno visto lo squalo. Aiutato a riva da un amico surfista, è stato soccorso sulla spiaggia per le profonde ferite a una coscia e a una mano ed è ricoverato in gravi condizioni in un ospedale di Sydney.

 

Un portavoce dell’ambulanza ha detto che il pronto intervento degli amici, che hanno stretto un laccio attorno alla profonda ferita sulla coscia, ha salvato la vita del giovane. “Sarebbe rimasto dissanguato a morte se non avessero agito come hanno fatto”. La spiaggia di Bombo e quelle vicine resteranno per almeno 24 ore.

Surfista professionista, il 22enne Connellan è stato sottoposto a intervento chirurgico e a un coma indotto. Decisivo è stato l’intervento immediato del collega Joel Trist che si è accorto di quanto accadeva in mare a un centinaio di metri dalla riva.

“La prima cosa che ho visto è stato Brett trascinato tra le onde e un grido terribile. Agendo d’istinto ho pagaiato più veloce che potevo verso di lui, a un certo punto pensavo anche di averlo perso”.

Una volta intercettato l’ha fatto salire sulla sua tavola prima di dirigersi a riva: “Gli ho chiesto cos’era successo e mi ha risposto ‘non va bene’ e allora mi sono accorto che qualcosa era andato orribilmente storto. Aveva perso una larga parte della sua coscia sinistra e il quadricipite si era staccato lasciando vedere l’osso”. Uno degli infermieri ha poi confermato che tre quarti della coscia erano saltati via.