Thailandia. Attivista anti-golpe rischia 14 anni di reclusione

Pubblicato il 12 Giugno 2014 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA
Sombat Boonngamanong

Sombat Boonngamanong

THAILANDIA, BANGKOK – L’attivista thailandese anti-golpe di più di alto profilo, Sombat Boonngamanong, rischia fino a 14 anni di reclusione con l’accusa di aver organizzato le proteste contro la giunta successive al colpo di stato del 22 maggio. Lo ha riferito la polizia di Bangkok. Sombat, vicino alle “camicie rosse” fedeli all’ex premier Thaksin Shinawatra, è stato condotto giovedi davanti a un tribunale militare e potrebbe essere condannato a sette anni per aver incitato le proteste.

Ma la pena potrebbe essere maggiorata di altri cinque anni per aver diffuso informazioni false su Internet, e di altri due anni per non essersi presentato spontaneamente all’ordine di comparizione emesso dalla giunta subito dopo il golpe. Sombat è stato arrestato la settimana scorsa in una provincia a est di Bangkok, dopo aver coordinato le proteste online e provocato l’esercito con lo slogan “Prova a prendermi”, ispirandosi all’omonimo film con Leonardo Di Caprio.

L’attivista, noto per le sue idee innovative, ha avuto per primo l’idea di protestare pacificamente con tre dita alzate, come il gesto di ribellione nel film “The Hunger Games”. La giunta militare ha però presto represso le manifestazioni, inviando sul posto centinaia di soldati e arrestando decine di attivisti.