Quando l’onda dello tsunami si è levata dalla faglia di Kermedec Trench e si è diretto verso l’Australia i servizi di emergenza e i media avrebbero dovuto darne notizia, almeno 90 minuti prima. Gli abitanti dell’isola di Samoa invece sono stati avvisati dalla radio solo a tre minuti dall’impatto.
Lo scrive il quotidiano “The Australian” che non ha dubbi: la gente aveva pochissime possibilità di salvarsi. Il giornale tira in ballo il Joint Australian Tsunami Warning Centre, costruito nel 2004 e costato 70 milioni di dollari.
In pochi minuti la direzione, l’entità e la traiettoria dello tsunami erano state calcolate automaticamente, ma non è stata considerata una minaccia da comunicare subito per permettere alle persone di scappare. A spiegare con esattezza l’esistenza di un margine di un’ora e mezza dal segnale rilevato dal centro all’impatto è proprio uno dei metereologi del centro, Tony Leggett.