ANKARA – Hanno aspettato che la polizia li circondasse durante un’operazione antiterrorismo e poi si sono fatti esplodere. Due kamikaze sono morti ad Ankara, in Turchia, durante un attentato suicida con un’autobomba la mattina dell’8 ottobre. I due, un uomo e una donna ritenuti vicini al partito Pkk, hanno atteso che gli agenti fossero vicini, nel tentativo di fare numerosi feriti, ma sono le uniche vittime dell’attacco.
Secondo il quotidiano turco Daily Sabah, i terroristi stavano pianificando un attacco con autobomba quando sono stati circondati dalla polizia. Inutile il tentativo degli agenti di dissuaderli: dopo che la polizia ha chiesto loro di arrendersi e di deporre le armi, i kamikaze si sono fatti esplodere nel distretto di Haymana, nella capitale turca.
Il governatore di Ankara, Erkan Topaca, ha confermato la morte dei due kamikaze che si sono fatti esplodere stamani, fuori da un allevamento di cavalli nella capitale, dopo essere stati fermati dalla polizia, aggiungendo che nessun altro è rimasto ferito. Topaca ha detto di ritenere che i due attentatori – un uomo e una donna – fossero legati al Pkk.