Turchia: scoppio in miniera, trenta ancora bloccati in una galleria

Una trentina di minatori turchi sono rimasti intrappolati a 540 metri di profondità in una miniera di carbone nei pressi della città di Zonguldak, sulla costa di Mar Nero, nella Turchia del Nord, ed attendono di essere portati in salvo.

Lo riferisce l’agenzia Anadolu smentendo così più rassicuranti notizie circa la loro sorte diffuse ieri pomeriggio da altri media secondo cui gli operai erano tutti vivi e sarebbero stati riportati in superficie in breve tempo.

I minatori sono rimasti bloccati in una galleria in seguito a un’esplosione avvenuta durante i lavori di scavo. «Mi è stato detto – ha dichiarato all’Anadolu il ministro del Lavoro Omer Dincer – che gli operai hanno fatto brillare una carica di dinamite per aprire una galleria e che i sistemi automatici per il rilevamento di gas hanno segnalato la presenza di alte concentrazioni di metano. Dopo di ciò i minatori hanno sospeso il lavoro, hanno interrotto l’elettricità ed hanno cominciato ad attendere. Quando, 20 minuti dopo, il livello del metano è stato misurato di nuovo, tutto sembrava normale. Comunque l’esplosione si è verificata quattro minuti dopo».

«Ancora non sappiamo con precisione come ciò sia avvenuto – ha concluso il ministro – e tutto ciò che possiamo fare è sperare e pregare per loro». Le operazioni di soccorso sono ora in pieno svolgimento e molti familiari sono accorsi nei pressi della miniera per avere notizie dei congiunti.

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