Usa: Il partito democratico sempre più giù nei sondaggi, Obama sotto il 50%

Pubblicato il 17 Dicembre 2009 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

Disoccupazione al 10 per cento, contrarietà alla riforma sanitaria tanto voluta dal presidente Barack Obama, incertezza sul futuro e convinzione che gli Stati Uniti siano una potenza in declino e relativamente prossima – 20 anni – ad essere superata dalla Cina, stanno progressivamente assottigliando le file degli elettori democratici, a quanto ha accertato un sondaggio del Wall Street Journal e della NBC pubblicato giovedi.

”Ci stanno sventolando bandierine rosse davanti agli occhi e dovremmo tenerne conto”, ha avvertito un funzionario della Casa Bianca che ha voluto mantenere l’anonimato.

I risultati del sondaggio – che, come altri precedenti, assegna ad Obama meno del 50 per cento di popolarità – sottolineano in modo ”drammatico” come sia cambiato il panorama politico durante il primo anno della presidenza Obama. Lo scorso gennaio, dopo l’insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca, nonostante la recessione e la crisi finanziaria, gli elettori esprimevano ottimismo sul futuro, Obama godeva di un’alta popolarità e i leader congressuali promettevano di approvare rapidamentei suoi ambiziosi programmi.

Come cambiano le cose in pochi mesi. Nei sondaggi di dicembre la popolarità di Obama è scesa sotto il 50 per cento, un declino record rispetto a quello registrato nello stesso spazio di tempo dai suoi recenti predecessori.

Inoltre, per la prima volta quest’anno, l’elettorato è diviso riguardo a quale dei due partiti, democratici e repubblicani, vorrebbero vedere emergere dopo le elezioni di medio termine dell’anno prossimo, dopo che per mesi la scelta era caduta sui democratici. Alle elezioni di medio termine, che si svolgono ogni due anni, sono in ballo tutti e 435 i seggi della Camera dei Rappresentanti, 33 seggi al Senato e uno svariato numero di governatorati.

Secondo il sondaggio, il malcontento dell’elettorato riguardo ad Obama e al suo partito trae origine da una visione pessimistica delle condizioni del Paese e delle prospettive future. C’e’ poi la spinosa questione della riforma sanitaria, il cui costo è stato valutato in centinaia di miliardi di dollari. Questa ”priorità” di Obama non ha mai entusiasmato gli americani, ma ora per la prima volta, sono più coloro che vorrebbero fosse abbandonato l’intero progetto che quelli che lo vorrebbero aprovato.

Unica consolazione per Obama è che gli americani, pur senza travolgenti entusiasmi, continuano ad approvare la sua politica in Afghanistan. Il 44 contro il 41 per cento ritiene che il presidente stia facendo le cose giuste ed approva l’escalation della guerra determinata dall’invio di altri 30 mila soldati.

Nondimeno, a quanto rileva il sondaggio, il quadro attuale per i democratici è alquanto tetro. Con la disoccupazione che da quando è stato eletto Obama è balzata dal 7,6 al 10 per cento, solo il 35 per cento dell’elettorato è favorevole al partito del presidente, un crollo di 14 punti percentuali da febbraio.