YOUTUBE Palestinesi incendiano la Tomba di Giuseppe a Nablus

Incendiata la Tomba di Giuseppe a Nablus, in Cisgiordania

NABLUS – Incendiata la tomba di Giuseppe a Nablus, in Cisgiordania. E’ accaduto nella notte tra giovedì e venerdì: centinaia di giovani palestinesi hanno dato l’assalto a colpi di molotov al sepolcro in cui ebrei e cristiani ritengono sia sepolto uno dei Patriarchi della Bibbia. Le forze di sicurezza palestinesi, intervenute sul posto, sono poi riuscite a disperdere la folla, sparando in aria, lasciando così il campo a diverse squadre di pompieri per spegnere le fiamme.

Intanto da Gaza, il leader di Hamas ha proclamato il Giorno della Rabbia, chiamando a raccolta i palestinesi nel venerdì di preghiera per sferrare attacchi contro gli israeliani sia a Gerusalemme che in Cisgiordania. Hamas indica anche la mappa dei luoghi di culto da attaccare: Qalandya, Nablus, Hebron, Betlemme, la Tomba di Rachele e Gerusalemme est.

Collera da parte del governo di Benjamin Netanyahu che ha rafforzato la presenza di forze di sicurezza nella Città Vecchia, proibendo l’accesso alla Spianata delle Moschea a tutti coloro che hanno meno di 40 anni. Israele ha inoltre schierato ingenti forze militari ai confini di Gaza nel timore di nuovi scontri come nei giorni scorsi.

Secondo la tradizione ebraica la tomba di Giuseppe a Nablus è quella del personaggio biblico figlio di Giacobbe e di Rachele, divenuto influente consigliere del Faraone d’Egitto. Per il direttore generale del ministero degli Esteri, Dore Gold, l’attacco di questa notte ricorda “le azioni dei più estremisti elementi islamici, dall’Afghanistan alla Libia”. Secondo Gold, il fatto dimostra “cosa accadrebbe se i luoghi santi a Gerusalemme fossero nelle mani della leadership palestinese”.