Donne "drogate" con un diuretico per vedere le loro reazioni al colloquio di lavoro. Quando l'abuso di potere passa per l'umiliazione (Foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Sarebbero almeno 240 le donne che hanno denunciato di essere state “drogate” durante un colloquio di lavoro con un alto funzionario francese del ministero della Cultura, Christian Nègre. La modalità di azione è subdola: sarebbe stato offerto loro del caffè corretto con un diuretico. Le malcapitate, all’avanzare dello stimolo provocato dalla bevanda, iniziavano a sentirsi male, sentendo la necessità di andare in bagno. A quel punto il funzionario le invita invece a uscire e proseguire la conversazione all’esterno con l’esito che alcune si sono urinate addosso. “Mi tremavano le mani, il cuore mi batteva forte, il sudore mi colava sulla fronte, stavo diventando rossa. Ho detto: ‘Ho bisogno di una pausa’. Ma lui continuava a camminare”, ha raccontato una candidata donna.
Tra gli oggetti personali di Nègre, rimosso dal ministero della Cultura e dalla Pubblica amministrazione (i fatti di cui si parla sono emersi già nel 2018), gli agenti trovarono un foglio di calcolo intitolato “Esperimenti“, in cui lui annotava gli orari delle somministrazioni di farmaci e le reazioni delle donne. Difficile interpretare tutto questo usando la logica. Una delle ipotesi è che provasse piacere nel vedere soffrire una donna, facendola sentire fallita nel momento in cui non riusciva a portare a termine quel colloquio. Un classico caso di abuso del potere che passa per l’umiliazione. Non immaginabile nella civilissima Francia.
